Siria
Siria, De Mistura: Assad rifiuta intese, jet Mosca lo sostengono
A Consiglio Onu Usa puntano il dito su "barbarie" russa
Roma, 26 set. (askanews) - A Est di Aleppo ci sono stati bombardamenti "ad alto potenziale", "senza precedenti", "con ordigni che sono arrivati fino alle cantine. Staffan de Mistura ha appena partecipato a un Consiglio di sicurezza sulla Siria, convocato d'urgenza ieri su richiesta di Stati uniti, Gran Bretagna e Francia, quando parla al Corriere della Sera: "La situazione ad Aleppo è agghiacciante, spaventosa, tragica. Nella città ci sono gruppi terroristi come al Nusra. Lo sanno tutti, penso che lo possano confermare anche gli americani. Ma questo non giustifica in alcun modo la serie di bombardamenti devastanti in un territorio dove vivono 275mila civili".
Sono gli stessi bombardamenti che l'inviato Onu per la Siria e la comunità internazionale attribuiscono alla Russia. "Il presidente siriano non ha accettato la parte finale dell'intesa raggiunta lo scorso 9 settembre: la 'no fly zone' su alcune zone chiave della Siria. Subito dopo quell'accordo Assad ha annunciato pubblicamente che non si sarebbe fermato, che non avrebbe lasciato aerei ed elicotteri a terra", ricorda De Mistura. E "finora è accaduto che quando le truppe siriane si muovono e guadagnano campo, Mosca poi le sostiene con l'aviazione. Anche questa volta è andata così".
Da qui le accuse pesanti rivolte in Consiglio Onu contro Mosca. Le parole più dure sono arrivate ieri dall'ambasciatrice statunitense all'Onu, Samantha Power. "Ciò che la Russia sostiene e fa" ad Aleppo "non è lotta al terrorismo, è barbarie", "una carneficina", ha accusato la diplomatica Usa, secondo la quale Mosca "abusa del privilegio storico" di essere membro permanente del Consiglio Onu con diritto di veto.
Il suo omologo russo Vitaly Churkin ha ribadito le condizioni poste da Mosca, tra cui la necessità di separare i gruppi di opposizione moderata e gli estremisti come Al Nusra. L'esponente russo ha però respinto le accuse di responsabilità di Mosca per l'impasse, attribuendole a sua volta alla coalizione internazionale guidata da Washington: "Centinaia di gruppi sono stati armati, il Paese è stato bombardato indiscriminatamente", ha detto. "In queste condizioni portare la pace oggi è un compito quasi impossibile". Resta la speranza di invertire la rotta. "E' l'obiettivo che vorremmo raggiungere, la ripresa dei negoziati", ha spiegato Churkin. Ma serve uno sforzo "collettivo", non soltanto della Russia, ha aggiunto.
Una finestra che resta aperta anche per De Mistura. "Dobbiamo andare avanti a negoziare, perché non ci sono alternative", "dobbiamo continuare a spingere per costruire una tregua e poi un'intesa. Dal punto di vista politico la soluzione della crisi siriana è nell'interesse sia dei russi che degli americani", ha precisato l'inviato Onu, sottolineando che "senza un accordo tra russi e americani non si può risolvere la crisi siriana" e "questo lo sanno bene sia a Washington sia a Mosca".
E l'invito a raddoppiare gli sforzi è arrivato anche dal segretario generale delle Nazion unite, Ban ki-moon, che ha denunciato "un nuovo livello di barbarie" in Siria. "I crimini di guerra compiuti" ad Aleppo "non possono restare impuniti", ha affermato dal canto suo l'ambasciatore francese all'Onu, Francois Delattre, accusando Mosca e Damasco di perseguire una soluzione militare della crisi siriana e di far uso dei negoziati come "una cortina fumogena".
(con fonte afp)
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