Siria
Siria, Mogherini: necessario impegno regionale per una soluzione
Capo diplomazia Ue: avviati colloqui per un "terreno di intesa"
Roma, 3 dic. (askanews) - La soluzione alla crisi siriana passa non solo attraverso la comunità internazionale, perché "devono essere inclusi i siriani e la regione, che devono assumersi il ruolo che compete loro". E' quanto ha detto il capo della diplomazia europea Federica Mogherini, intervenendo al Forum Med di Roma al fianco dell'inviato Onu per la Siria, Staffan de Mistura.
"I Paesi vicini conoscono la Siria, c'è una familiarità, capiscono la dinamica meglio di noi", ha detto Mogherini, riferendo quindi dei colloqui avviati con "gli amici nella regione (Iran, Arabia saudita, Turchia, Libano, Egitto, Giordania, Qatar, Emirati), tutti attori regionali che non possono permettersi di disinteressarsi alla situazione in Siria, qualsiasi cosa succeda a Washington".
Il capo della diplomazia europea si è quindi detta "incoraggiata" dai colloqui avuti finora, "perché vedo che può emergere terreno di intesa", cominciando a "riflettere su tre punti, ossia quale possa essere la Siria del futuro... riconciliazione e tipo di ricostruzione" necessaria al Paese dopo quasi sei anni di conflitto.
Ma "la ricostruzione non può iniziare se non c'è riconciliazione, una condivisione dei poteri - ha sottolineato Mogherini - solo una soluzione politica ci potrà consentire di avviare la ricostruzione con gli amici della regione. Perché nessuno, nemmeno insieme, ce la può fare, perché parliamo di una quantità di denaro inimmaginabile".
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