Società unanimi: «Sì ai derby»
I massimi dirigenti di Varese, Pro Patria e Legnano “votano” per ritrovarsi nello stesso raggruppamento e sottolineano l’impennata di interesse che si scatenerebbe sulla prossima stagione
Qualche ipotesi esiste già. Ma per le certezze e l’ufficialità bisognerà aspettare. La nuova serie D deve ancora nascere. E teoricamente i tre club più blasonati del territorio - Varese, Pro Patria e Legnano - restano sospesi fra girone A e B. Sono stati espressi dei desiderata (i biancorossi preferirebbero finire nel raggruppamento piemontese-ligure), sono state tese alcune bozze. Ma la situazione deve ancora cristallizzarsi: i ripescaggi in Lega Pro e nella stessa D all’orizzonte possono modificare le carte in tavola. Una cosa è certa: conservare i derby fra Varese, Pro Patria e Legnano arricchirebbe di interesse ed emozioni la prossima stagione, andando a riscoprire e rinfrescare le rivalità sportive che coinvolgono i tre club. Che cosa ne pensano i dirigenti? Scopriamolo.
CIAVARRELLA: «CERTE SFIDE DANNO EMOZIONI PIÙ FORTI»
«Sarebbe un peccato frantumare il terzetto Varese-Pro Patria-Legnano». Gabriele Ciavarrella, presidente del club biancorosso, è affascinato dall’idea di poter disputare i derby con biancoblù e lilla. In quale girone? «Beh, non lo nascondiamo: preferiremmo il raggruppamento A. Più facile? Forse è un girone più malleabile però le corazzate non mancano neppure lì»). Il richiamo delle sfide con Pro Patria e Legnano è comunque forte: «Se ci mettessero di là tutti e tre sarei felice» sorride il massimo dirigente varesino. Ciavarrella, poi, spiega: «Le rivalità sportive sono il sale del calcio e dello sport. Innescano una voglia di confrontarsi genuina, esaltano la passione dei tifosi. I derby suscitano emozioni più grandi». Ma il girone A non sarebbe più scomodo logisticamente? «Direi di no. Il Piemonte è attaccato a noi e comunque il collegamento autostradale permette di raggiungere agevolmente anche la Liguria. Non sarebbero trasferte così complicate per i nostri tifosi, che peraltro ci seguono sempre in gran numero».
TESTA: «GARE SENTITE, DA VIVERE CON FESTA E CIVILTÀ»
«I derby? Se ci saranno, li vivremo come feste di sport». Patrizia Testa, presidentessa della Pro Patria, risponde così alla domanda sui tanti derby che, molto probabilmente, i tigrotti dovranno disputare nel prossimo campionato. «In questo momento – premette la numero uno di via Ca’ Bianca – non considero una priorità la composizione dei gironi. Sono cose che non decido io, e poi francamente sono molto impegnata su altri fronti». Poi però la presidentessa si lascia andare a qualche considerazione: «Se dovessero esserci i derby, andranno vissuti per quello che sono: partite di calcio e feste di sport. Soprattutto le gare con Legnano e Varese sono particolarmente sentite, ma le affronteremo con la dovuta civiltà, com’è giusto che sia. Certo – conclude la presidentessa biancoblù -, chi comporrà i gironi dovrà tenere presente che se ci saranno tanti derby bisognerà garantire la tutela dell’ordine pubblico, visto che purtroppo non tutti vivono queste gare nella giusta maniera».
PAOLILLO DICE SÌ: «NE GUADAGNEREBBE IL CAMPIONATO
«Un girone con tutte le big è ciò che auspichiamo». Parola del patron del Legnano, Gaetano Paolillo, che aspetta come tutti le decisioni della Lega Nazionale Dilettanti sulla composizione dei gironi.
Un campionato che potrebbe avvicinarsi, e molto, a una serie C dei tempi Degli anni ‘80, quella che lo vide protagonista sul campo: «Vorrei fossimo inseriti nel girone B e che, insieme a noi, lo fossero tutte le grandi squadre. Penso sia anche la decisione più logica e spero che si segua questa direzione».
La motivazione di questa preferenza è presto detta: «La rivalità è il sale del calcio. Squadre che si affrontano sportivamente sul campo e sugli spalti è ciò che di più bello ci possa essere. Ne gioverebbe anche il blasone della categoria che, con all’interno tutte queste big, avrebbe anche una cassa di risonanza ben diversa e si potrebbero regalare ai tifosi delle sfide di grande livello e dalle forti emozioni. Auspichiamo che la Lega si possa muovere in quest’ottica».
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