Soldi in Svizzera, ultimi giorni
Circa settemila le pratiche di rientro dei capitali istruite nel Varesotto. Il termine scade a fine mese
La sabbia nella clessidra sta per esaurirsi e, salvo proroghe dell’ultimo secondo, per gli indecisi della "voluntary disclosure" (la procedura di collaborazione col fisco in caso di capitali detenuti all'estero) sono arrivati gli ultimi giorni per fare una scelta. Il termine ultimo per la presentazione delle istanze è fissato al 30 settembre anche se, già oggi, per avviare tutto l’iter si potrebbe essere quasi fuori tempo massimo. Già perché innanzitutto per recuperare tutti i dati necessari ad istruire la pratica servono almeno un paio di settimane, ma soprattutto perché i commercialisti e gli studi stanno rifiutando la presa in carico dei clienti.
E così, nonostante la corsa di settembre alla collaborazione volontaria per il rientro dei capitali dall’estero che, per il Varesotto riguarda soprattutto la Svizzera, i dati finali di rimpatrio potrebbero essere inferiori alle attese. A fine luglio, fonti dell’Agenzia delle entrate, indicano in settemila il numero di pratiche istruite. Un po’ pochine visto il presunto “tesoro” estero degli italiani e l’ultima occasione di rimpatrio (almeno teoricamente) senza incorrere in procedimenti penali.
Detto ciò, sulla Voluntary disclosure ha pesato la lentezza nella definizione di una normativa certa. Tanto che le ultime delucidazioni del fisco sono arrivate pochi giorni fa, il decreto sulla certezza del diritto è stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed è entrato in vigore solo martedì 1.
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