L’INDAGINE
Soldi, sesso e botte al prete: interrogatorio
Sacerdote ricattato. Oggi il gip sentirà i due nordafricani accusati d’estorsione e rapina
Verranno interrogati oggi, giovedì 12 ottobre, dal gip Nicoletta Guerrero, i due maghrebini accusati di aver sottoposto il cappellano dell’ospedale di Saronno a ricatti sessuali.
Difesi dall’avvocato Stefania Gennaro offriranno la loro versione della vicenda emersa proprio dalla denuncia presentata dal prete che nel frattempo è stato trasferito in un’altra sede.
I due giovani rispondono di estorsione, rapina e lesioni personali. Tra il 2014 e il 2017 avrebbero spillato al sacerdote circa undicimila euro, in cambio del silenzio sulla loro relazione, durata nel periodo in cui il cappellano li aveva ospitati nel suo appartamento.
Nel maggio scorso, a seguito di una nuova richiesta di denaro sfociata in aggressione, il prete aveva deciso di rivolgersi ai carabinieri che, coordinati dal pubblico ministero Rosaria Stagnaro, l’altro giorno hanno eseguito la misura del gip Guerrero.
A quanto pare si tratta di tre o quattro dazioni al mese di somme tra i 50 e i 200 euro fino ad agosto del 2016, quando le pretese si interruppero, salvo riprendere ad aprile del 2017.
Il primo maggio uno dei due si presentò nell’ufficio dell’ospedale a richiedere denaro e davanti a soli 30 euro il marocchino lo avrebbe schiaffeggiato, spinto a terra e minacciato puntandogli le forbici al collo e gridandogli «ti ammazzo».
Fu l’intervento di un altro straniero e dell’assistente del cappellano a mettere in fuga il malvivente.
Stando a quanto emerso i maghrebini sarebbero stati ospitati in un primo momento perché senza tetto e senza un reddito.
Poi la convivenza avrebbe perso tutt’altra piega, fino a degenerare addirittura in una vicenda estorsiva.
© Riproduzione Riservata