POLITICA SOTTO CHOC
«Sono estranea. Mi dimetto»
Orietta Liccati, l’assessore coinvolto nell’inchiesta per la corruzione a Lonate Pozzolo, lascia la giunta Cassani
Poche ore dopo l’annuncio dell’inchiesta choc che ha portato la Procura di Busto all’emissione di sette ordini di custodia cautelare (uno, in carcere, per il sindaco di Lonate Pozzolo Danilo Rivolta), arrivano le dimissioni di Orietta Liccati, assessore al Territorio e all’Ambiente della giunta gallaratese guidata da Andrea Cassani e compagna dello stesso Rivolta, che dopo la notifica del provvedimento ha avuto in sorte un provvedimento di “obbligo di firma”. Dimissioni che non hanno certo il sapore dell’ammissione di responsabilità, anzi: «Egregio sindaco - scrive Liccati in una lettera diffusa anche alla stampa nel tardo pomeriggio di mercoledì 16 - in data odierna sono stata raggiunta da una informazione di garanzia in relazione a fatti ed episodi rispetto ai quali posso serenamente affermare la mia estraneità». Affermazione netta, dunque: «Ciò non di meno - prosegue - non Le nascondo che il mio attuale stato emotivo non mi consente di portare avanti un incarico pubblico, nel quale ho sempre creduto e che ho sempre cercato di onorare al meglio delle mie possibilità. Per questo motivo, ed anche per evitare eventuali ricadute sulla giunta da lei presieduta, rassegno le mie irrevocabili dimissioni».
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