LA QUERELLE
Sosta, chi può e chi no
Cattivo esempio dalle forze dell’ordine. E i negozianti propongono iniziative salva-commercio
Continua a tener banco con cadenza quotidiana il nuovo Piano della sosta, decollato in città in un florilegio di polemicheper la “bluizzazione” degli stalli riservati alla sosta, divenuti in stragrande maggioranza, nelle zone centrali, a pagamento.
LA LEGGE VALE PER TUTTI?
La mattina di oggi, giovedì 28 settembre, un lettore, ha inviato alla nostra redazione web una fotografia che rappresenta lo scollamento tra istituzioni e cittadini quando si tratta di rispetto delle regole.
Percorrendo via Trentini, infatti, il lettore ha notato tre auto della polizia locale di Comuni limitrofi, posteggiate dove non si può. Ciò che il lettore non poteva sapere è che, nelle prime ore della mattinata, era in corso in Prefettura una riunione sull’ordine pubblico. Quel che però è certo è che una riunione pianificata non è un imprevisto urgente e tanto meno può esimere chi è chiamato a far rispettare le regole, dal dare il cattivo esempio.
Fra l’altro, le tre auto erano posteggiate proprio a ridosso della Questura e a pochi metri da un parcheggio pubblico a pagamento ma, per fortuna dei poliziotti locali, i loro colleghi varesini erano impegnati altrove.
E I COMMERCIANTI PROTESTANO
Un faccia a faccia tra l’amministrazione comunale e il comitato “Diamoci una mano varesini” è avvenuto nella riunione mensile che si è svolta ieri, mercoledì 26 settembre, al Caffè della Piazzetta.
Alla vigilia dell’incontro il piano della sosta si profilava come principale argomento da trattare, approfittando della partecipazione degli assessori Ivana Perusin e Andrea Civati, che fin da subito hanno raccolto l’invito: si tratta di uno degli argomenti più social di queste ultime settimane.
Non passa giorno che non campeggi sulle pagine degli organi di informazione con polemiche che «puntualmente raggiungono i clienti varesini facendo percepire la città come insicura e con costi dei parcheggi insostenibili», ha spiegato il portavoce del Comitato, Paolo Ambrosetti, tanto da spingere il tessuto commerciale della città a volersi rendere conto in prima persona del modo in cui l’amministrazione comunale voglia cambiare e invertire questa tendenza, in modo che «fare acquisti continui ad essere un piacere legato ad un’immagine di serenità e gradevolezza».
Un dialogo serrato, animato da uno spirito propositivo e costruttivo da parte di tutti «perché - ha precisato però Ambrosetti - le polemiche fini a se stesse non ci interessano e le lasciamo ad altri. Certo, alcuni dati delle vendite dei negozi del centro, sia di piccola dimensione sia della grande distribuzione, parlano chiaro: si vende bene dal lunedì al venerdì, il sabato c’è un crollo degli incassi (-40%), che ripartono invece di domenica, forse perché non si paga il parcheggio. Da un lato noi imprenditori dobbiamo fare valutazioni diverse, dall’altro però il Comune non deve porsi come competitor».
LO SHOPPING SENZA SOSTA
Sta sul concreto, Ambrosetti: «Una proposta da cui partire riguarda “Shopping senza sosta”, presentata qualche mese fa e rispetto alla quale la concertazione sulle effettive possibilità di realizzazione non ha mai avuto risposta da parte degli amministratori. L’idea è di rimborsare il costo del parcheggio al cliente, alcuni commercianti l’hanno già fatto come sperimentazione, ma ora ci deve una compartecipazione del Comune: da gennaio vorremmo una convenzione, facendo in modo che il rimborso sia diviso a metà tra i negozianti e il Comune. Abbiamo chiesto inoltre che l’idea venga pubblicizzata sui parcometri stessi. Allo stesso modo stiamo pensando a dei Gratta e Vinci per i parcheggi, un’idea che un cittadino privato ha già proposto all’assessore Civati, un meccanismo utile per chi lavora in orari inconsueti e dunque non è interessato all’acquisto dell’abbonamento mensile».
Allo stesso modo l’assessore Perusin si preparava all’incontro nei giorni scorsi: «Risponderemo alle domande, meglio incontrarsi dal vivo. Abbiamo anche delle novità per quanto riguarda il Natale, è già stato approvato in giunta e a breve sarà reso pubblico un bando per rendere le iniziative ancora più omogenee, facendo in modo che sia quanto mai evidente che c’è dietro un’unica regia. Altro punto da qui in poi saranno le luminarie, sulle quali il Distretto Urbano del Commercio non potrà intervenire quest’anno, come invece è successo nello scorso».
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