DROGA IN STAZIONE
«Spacciatori, subito espulsione»
Il sindaco Alessandro Fagioli si congratula con i vigili per l’arresto del pusher tunisino e invoca misure immediate da parte del governo
«Brava la polizia locale, ma adesso anche lo Stato faccia la sua parte e rimandi a casa lo spacciatore». È duro l’ intervento del sindaco leghista Alessandro Fagioli dopo l’operazione della vigilanza urbana che ha consentito, l’altro giorno, di catturare uno dei fornitori dei pusher che gravitano nell’area della stazione ferroviaria centrale.
«Complimenti ai nostri agenti per l’attività svolta e i risultati ottenuti, nonostante i limiti di organico con i quali si trovano a fare conti», afferma Fagioli. «Un problema al quale stiamo faticosamente cercando di porre rimedio. Però a volte ci sembra, a tutti noi, di essere quelli che provano a svuotare l’oceano con il secchiello dei bimbi in spiaggia. È a Roma che devono cambiare registro su questi temi. È indispensabile nella fattispecie per fronteggiare lo spaccio di droga, altrimenti soggetti come quello appena arrestato entrano ed escono subito dal carcere. E poi riprendono a delinquere».
Non è tutto. Aggiunge il sindaco: «Non dimentichiamo che questa volta, come molte altre, stiamo parlando di clandestini, che in Italia non dovrebbero neppure esserci. A prescindere da quel che fanno». Una constatazione che fa scattare in modo automatico una domanda. Questa: «Perché non vengono espulsi seduta stante o subito dopo avere scontato la loro pena? Io ho già iniziato a lanciare messaggi ben precisi al governo romano per dire, nel nostro piccolo, che la gente non ne può più. Ho scritto anche al ministro dell’Interno, Angelino Alfano: sinora nessuna risposta».
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