TENTATO OMICIDIO
Sparatoria a Malnate: processo a rilento
Sia la vittima che il principale teste sono irreperibili, dibattimento nei confronti del feritore rinviato ad aprile
Il processo per il tentato omicidio dell’aprile 2013 a Malnate a carico di Antonio Danieli, 35 anni, difeso dall’avvocato Corrado Viazzo, è iniziato, ma c’è un problema: sia la vittima dell’agguato a colpi di pistola (cinque, contro addome, fianco, gluteo e braccio destro), sia il testimone oculare del fatto di sangue, risultano irreperibili e potrebbero essere anche all’estero, più precisamente in Francia. Dopo aver ascoltato diversi carabinieri che si occuparono delle indagini e il medico legale Marco Motta, che stabilì che potevano essere fatali le ferite subite da Anis Gaied, tunisino all’epoca venticinquenne, giovedì il Tribunale in composizione collegiale presieduto da Anna Azzena (a latere Stefano Colombo e Valentina Maderna) ha stabilito così che la Procura (in aula il pubblico ministero Luca Petrucci) nei prossimi mesi proceda alle ricerche necessarie per portare in aula i testimoni che non si trovano. Poi, il 12 aprile 2017, si farà il punto della situazione e nel caso sia confermata la presenza in Francia di vittima e principale testimone, l’ipotesi è naturalmente quella di procedere con una rogatoria.
Danieli ha sempre sostenuto di essersi difeso di fronte a un’aggressione degli altri due, di essere stato minacciato con la pistola, di essersene impadronito e di averla usata per evitare di essere ucciso (l’arma non è mai stata ritrovata). Dopo aver esploso cinque colpi di pistola contro un ragazzo, quel sabato d’aprile del 2013 a Malnate, sarebbe fuggito in Toscana dove ha trasformato un vecchio cascinale in una redditizia fabbrica di droga. I carabinieri di Varese, coordinati dal pm Giulia Troina, hanno chiuso il cerchio attorno ad Antonio Danieli, originario di Vedano Olona, considerato avvenuto il 12 aprile 2013 in piazza Cavour. Il ferito riuscì a raggiungere a bordo di una Panda il Pronto soccorso di Tradate, dove fu ricoverato ma, pare, senza fornire poi alcun elemento utile agli inquirenti.
Servizio completo sulla Prealpina di venerdì 18 novembre
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