DEGRADO
«Sporcizia e scritte, ora basta»
I residenti di via Manin: «Non è servito ridipingere i muri del sottopasso a nostre spese»
«Ci sono dipinti e “tag”, scritte con bombolette di tutti i tipi. Che regolarmente ricompaiono anche quando vengono cancellate. Ormai siamo scoraggiati: inutile spendere soldi per farle sparire, riappaiono sempre, è una certezza, purtroppo».
Sono anche arrabbiati, oltre che scoraggiati, coloro che abitano nei condomìni che si affacciano sulla via Manin.
Quello di cui parlano è il sottopasso accanto al liceo artistico e di fronte al PalA2A.
Alle spalle dell’edicola c’è proprio il punto “incriminato”: diversi metri di muro, dipinti e colorati. Che proprio non vanno giù ai residenti.
«Noi non capiamo perché dobbiamo tollerare questo scempio - riprendono senza mezzi termini - Non è uno spazio per dipingere, questo. Anche perché, dopo averlo denunciato tempo fa, avevamo messo mano al portafoglio e fatto ridipingere a nostre spese il sottopasso. Ci è costato oltre duemila euro. Non erano passati che pochi giorni ed era tutto da rifare: il muro imbiancato era di nuovo stato trasformato in una parete nera, con i disegni dei writers a deturparla».
I responsabili dei dipinti, secondo chi vive in via Manin, non sono certo sconosciuti, anzi: si tratta di chi trascorre ore e ore in quella zona della città, perché va a scuola proprio lì, al liceo artistico. Disegni sui muri a parte, non mancano cartacce abbandonate e resti di merende a base di pizza e lattine. «Già anni fa proprio di questa sporcizia abbandonata avevamo parlato anche con la dirigenza scolastica dell’artistico, che aveva negato ogni coinvolgimento dei propri studenti - riprendono i residenti - La riprova è invece quella che la sporcizia sparisce quando la scuola è chiusa. Sono passati anni, da allora, e non solo la pattumiera a cielo aperto persiste, ma ad essa vanno aggiunti come dicevamo i geroglifici sui muri».
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