P.A.
Statali, ok Cdm a contratto. Madia: arrivano arretrati e aumenti
Per ministeri, Agenzie fiscali ed enti pubblici non economici
Roma, 19 gen. (askanews) - Dopo quasi 10 anni di blocco, è in dirittura d'arrivo il rinnovo del contratto 2016-2018 per i pubblici dipendenti delle funzioni centrali (ministeri, Agenzie fiscali, enti pubblici non economici: dall'Inps all'Ice e dall'accademia dei Lincei all'Automobil club Italia). Il consiglio dei ministri ha infatti dato il via libera all'accordo siglato tra sindacati e Aran il 23 dicembre scorso. Per procedere con la firma finale manca solo il visto della Corte dei Conti.
Si tratta del primo contratto di lavoro del settore pubblico ad essere rinnovato dopo gli anni di blocco della contrattazione nazionale e i lavoratori interessati sono circa 240.000.
Subito dopo il Cdm, la ministra Marianna Madia, ha twittato: "via libera al pagamento degli arretrati e degli aumenti previsti dal nuovo contratto per la PA centrale". Se la Corte dei Conti si esprimerà rapidamente, l'ipotesi sarebbe quella di tentare di erogare a partire da febbraio almeno l'una tantum legata agli arretrati, prima del voto del 4 marzo.
L'intesa prevede, per la parte economica, un aumento medio di 85 euro; gli arretrati contrattuali per il periodo 2016-2017;lo stop ai premi a pioggia e la salvaguardia del bonus di 80 euro in busta paga. Tra le novità della parte normativa ci sono, tra l'altro, l'introduzione dell'istituto delle ferie solidali; il recepimento delle nuove disposizioni sulle unioni civili; la disciplina comune su orari di lavoro, permessi e ferie e la stretta sull'assenteismo.
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