LE REAZIONI
Stop Malpensa-Roma: «Danno d’immagine»
Candiani: «Ennesima scelta sbagliata». Marantelli: «Indignato»
«Una scelta di ripiego di una società che merita soltanto il fallimento». Lapidario il commento di Stefano Candiani (Lega Nord) sulla decisione di Alitalia di sospendere lo storico collegamento Malpensa-Roma dal prossimo 31 gennaio. Una ritirata giustificata dalle perdite, stimate sulla tratta attorno ai 5,8 milioni di euro all’anno.
«Qualsiasi cosa dica Alitalia ormai diffido di principio», sottolinea il senatore di Tradate. «Io le volte che ho preso quell’aereo era sempre pieno, non mi stupisco dunque se questa si dimostrerà l’ennesima scelta di mercato sbagliata». Fatti cento i viaggi verso Roma di Candiani, già da tempo erano 90 sono quelli con il treno («comodissimo»). Ancora meno utilizzava il Malpensa-Roma Angelo Senaldi (Pd), nonostante abiti a Gallarate.
«La scelta di orari era ormai talmente ridotta all’osso che spesso e volentieri ero costretto a partire da Linate», racconta l’onorevole dem. «Si tratta di un collegamento perdente a fronte di un treno sempre più veloce e competitivo, anche per chi vive dalle nostre parti. Non si spiegherebbe altrimenti il fatto che anche easyJet, dal 27 marzo, toglierà il suo ultimo volto rimasto». Ciò premesso, secondo Senaldi si tratta più di un danno di immagine che di un problema concreto: «Malpensa già da tempo ha capito che deve fare a meno di Alitalia e lo sta facendo». La vera battaglia era l’ulteriore liberalizzazione di Linate attraverso il decreto Delrio, ed è stata vinta.
Non la pensa allo stesso modo il collega d’aula Daniele Marantelli (Pd), un aficionado da anni del Malpensa-Roma «più per ragioni di affetto che di comodità». E non è il solo, perché gli aerei sulla tratta, dice, vuoti lui non li ha mai visti. «Questa decisione da un lato mi indigna, perché toglie comunque un collegamento strategico verso la Capitale, ma dall’altro prendo atto che dopo numerosi tentativi di risanamento ormai Alitalia non è più un problema di politica industriale, ma di politica sociale. Mi spiace dirlo da uomo di sinistra, ma è evidente che una compagnia con un terzo in più di dipendenti rispetto alla media del settore non può più reggere».
E se di Alitalia ormai Malpensa e i malpensisti non si fidano più, l’onorevole varesino punta molto invece sul matrimonio Qatar-Meridiana che potrebbe trovare in Malpensa proprio uno dei principali poli di riferimento. «Mi auguro – sostiene Marantelli – che la trattativa con Qatar vada a buon fine. Avremmo a che fare qui a Malpensa con una delle compagnie più serie al mondo».
Nel frattempo la repentina cancellazione della Malpensa-Roma per mano della ex compagnia di bandiera non fa cambiare idea a easyJet che dal primo febbraio al 27 marzo rimarrà l’unica a collegare lo scalo varesino con Fiumicino. Ripensamenti, a fronte della ritirata della concorrenza che la lascerebbe sola a operare in un regime di monopolio, non sono esclusi, ma al momento non sono previsti.
Spiega in una nota il vettore britannico: «easyJet rivede costantemente la programmazione dei propri voli per assicurare un’offerta allineata alla richiesta.
Di conseguenza easyJet interromperà il servizio tra Milano Malpensa e Roma Fiumicino a partire dal 27 marzo 2017, in favore di altri collegamenti. Ulteriori aggiornamenti per il 2017 saranno comunicati a tempo debito».
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