L'ATTENTATO
Strage di turisti in Tunisia
MORTE A SOUSSE - Uno studente armato di Kalashnikov e con almeno un complice, ha fatto irruzione all'Imperial Marhaba hotel e in un albergo vicino sparando all'impazzata: trentasette morti. In mattinata uomo decapitato in Francia nell'assalto a un impiant
Trentasette morti, inglesi, tedeschi e belgi e un numero imprecisato di feriti. Questo è il massacro di Sousse, i cui responsabili sono almeno due uomini (ma se ne cercano altrettanti), uno ucciso e l'altro catturato dai reparti speciali, abbattuto dalle forze dell'ordine tunisine dopo che avevano già compiuto la strage. La Tunisia è stata funestata da un altro assalto terroristico, dopo quello al Museo del Bardo nel marzo scorso: nel primo pomeriggio di venerdì 26 giugno, un terrorista, giovane e incensurato, armato di Kalashnikov, appena sbarcato dal mare, ha aperto il fuoco su inermi turisti dell'Imperial Marhaba Hotel - residenza che appartiene a una catena spagnola - e di un vicino albergo. Rendendo all'improvviso una spiaggia assolata, un macabro cimitero.
Secondo Al Jazeera, "all'interno di Sousse, quartieri specifici come Al Qalam Al Kubra (The Castle Grand), Al Riyadh, Al Shabab e Hama Soussa servono come centri di reclutamento per il flusso di potenziali combattenti. Al di fuori della città, quartieri come Herkalion, Sidi Abdelhamid e Housing Development Nafidha adempiono uno scopo simile".
"Questi quartieri - scrive Al Jazeera (clicca QUI per leggere) sono stati focolai di violenza tra i giovani islamisti e le autorità statali, come testimoniano gli eventi tragici quali la presa della stazione di polizia a Sud di Sousse nel 2012, in cui due giovani salafiti furono, e un attentato suicida l'anno scorso".
In mattinata, invece, la Francia aveva dovuto piangere l'orribile morte di un uomo, decapitato, e sul ferimento di una decina di persone, nell'attacco pure di matrice terroristica - come l'ha definito François Hollande - a un impianto di gas industriale a Saint-Quentin-Fallavier, a una ventina di chilometri da Lione.
Infine un uomo si è fatto esplodere dopo essere entrato nella moschea sciita di Al-Imam al-Sadeq a Kuwait City durante la preghiera del venerdì, il secondo di Ramadan. Stando ai primi dati, i morti sarebbero almeno sedici, tra cui diversi bambini, e poco meno di duecento feriti. L'attentato è stato rivendicato dall'Isis.
(seguono aggiornamenti)
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