MUSEO CASTIGLIONI
Stregati dalla tomba del faraone
Mille visitatori in un mese per la sepoltura di Tutankhamon a villa Toeplitz: probabile una proroga
Valle dei Re, riva Est di Tebe: Sant’Ambrogio a Varese. La riproduzione della tomba di Tutankhamon, il faraone fanciullo, ha richiamato in poco più di un mese, al Museo Castiglioni, a Villa Toeplitz, oltre mille persone. Un successo annunciato ma forse inatteso nelle dimensioni, al punto che invece del termine del 12 febbraio, è probabile che la mostra con la ricostruzione in scala uno a uno della camera funeraria del faraone possa essere prorogata fino a primavera.
L’allestimento consente un tuffo nella storia. Uno spettacolo reso possibile da Angelo e Alfredo Castiglioni, etnologi, antropologi, archeologi e cineasti (Alfredo è scomparso lo scorso febbraio), che hanno donato al Comune gli oggetti recuperati in sessant’anni di ricerche in Africa. Un’esperienza unica, quella di immergersi nelle pitture e di ammirare reperti e gioielli ritrovati nella tomba del più noto e misteriorso faraone dell’Antico Egitto (XVIII dinastia/ 1341-1323 a.C.). Si lasciano i giardini di Villa Toeplitz, le fontane, e, varcando la soglia del museo, ci si immerge nei colori del deserto.
Nel Museo Castiglioni vi sono anche altri reperti unici: i calchi dei graffiti preistorici dei Bergiug (Libia), i più belli e artistici del mondo e le stupefacenti acconciature dei Nilo-Camiti, i pastori dell’Africa Orientale che si caratterizzano per aver sviluppato una body art unica che sta scomparendo di fronte all’avanzata della cultura occidentale.
E per gli appassionati di materiali preziosi, spiegazioni dettagliate e reperti, subito all’ingresso del museo che si snoda su due piani della dependance di Villa Toeplitz, con l’esposizione di smeraldi, silica glass e oro. E poi video e raffronti tra i materiali e le tradizioni dell’antico Egitto e quelle delle popolazioni africane attuali.
Servizio completo sulla Prealpina di mercoledì 28 dicembre
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