Salute
Studio: alterazione gene contribuisce a provocare schizofrenia
Per la prima volta una prova di una causa fisiologica
Roma, 27 gen. (askanews) - L'azione alterata di un gene che influenza le connessioni tra le cellule cerebrali potrebbe causare il rischio d'incorrere nella schizofrenia. L'afferma uno studio pubblicato sulla rivista Nature. E' la prima volta che viene fornita un'evidenza di una causa fisiologica per questa psicosi.
La scoperta potrebbe contribuire nell'elaborazione di terapie, andando più direttamente alle cause della patologia che ai sintomi, spiegano gli autori dello studio.
La ricerca è stata effettuata sulle analisi genetiche di 700 persone decedute e circa 65mila viventi, di cui la metà circa con schizofrenia. Gli studiosi hanno verificato che gli ammalati avevano specifiche varianti di un gene denominato C4. Studi su cavie animali, inoltre, hanno stabilito che il gene è coinvolto in un processo cerebrale definito "pruning (potatura) sinaptica".
Le sinapsi sono le connessioni tra le cellule cerebrali, conosciute anche come neuroni. Il cervello è estremamente plastico e occasionalmente effettua un'eliminazione (potatura, appunto) di sinapsi raramente utilizzate. Con questa operazione, il cervello accresce la propria efficienza. Tuttavia una potatura eccessiva provoca problemi.
"Questa scoperta può aiutare a spiegare il mistero del perché il cervello di persone con schizofrenia tenda ad avere una corteccia cerebrale più sottile, con meno sinapsi, rispetto agli individui non colpiti dalla patologia", si legge in un comunicato del Broad Institute del MIT e di Harvard, i cui studiosi hanno preso parte allo studio.
"Il lavoro - continua il comunicato - può anche aiutare a spiegare perché i sintomi della schizofrenia tendano a manifestarsi nella tarda adolescenza: il cervello umano solitamente subisce una massiccia potatura sinaptica durante l'adolescenza e, in particolare, nella corteccia cerebrale".
Una potatura eccessiva durante l'adolescenza e la prima età adulta, dovuta a un'eccessiva attività del gene C4, "potrebbe portare - spiegano ancora gli studiosi - ai sintomi cognitivi visti nella schizofrenia".
Secondo gli autori è la prima volta che viene data una prova di un nesso tra la genetica e la schizofrenia. La psicosi schizofrenica colpisce oltre 20 milioni di persone nel mondo ed è caratterizzata da sintomi come allucinazioni, paranoia, interruzioni dei processi cognitivi. Solitamente si manifesta per la prima volta tra i 15 e i 35 anni. Non esistono cure.
Lo studio potrebbe aprire la strada allo sviluppo di farmaci che inibiscono la potatura sinaptica in persone che presentino i primi sintomi di schizofrenia, secondo i ricercatori.
(Fonte Afp)
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