SERIE A1 FEMMINILE
Stufi: «Facciamole correre»
La capitana indica all’Uyba il sistema per sorprendere l’Igor nella prima di campionato
Federica Stufi sta dimostrando di essersi perfettamente calata nel ruolo di capitana dell’Uyba. Fuori dal campo è sempre disponibile; il suo viso - anche se non più contornato dalla bandana - è già il simbolo della rinnovata formazione bustocca ed il suo sorriso ha illuminato anche la presentazione del campionato di serie A svoltasi martedì a Milano. In squadra. invece, la centrale toscana non lesina consigli e incoraggiamenti alle compagne, rappresentando un punto di riferimento importante.
Al termine della finalina del Memorial Ferrari giocato nello scorso fine settimana a Novara, Fedefast è stata l’ultima ad abbandonare il campo, concedendosi per selfie, autografi e chiacchiere con i tifosi; sul suo volto si notava però un pizzico di delusione. «Ovviamente scoccia a tutti perdere due partite così - ha spiegato la giocatrice ex Scandicci -. D’altro canto, quelle dei tornei sono partite importanti per trovare i giusti meccanismi e devo riconoscere che ho visto tante cose positive. In questi giorni abbiamo progressivamente scaricato il peso a livello fisico che ci ha per certi versi bloccato nelle precedenti amichevoli, ma dobbiamo metterci un po’ più di atteggiamento perché anche la finalina contro la Sab Legnano non è andata benissimo».
Stufi non perde la fiducia e, anzi, è molto ottimista in vista dell’avvio di campionato previsto per domani in Piemonte. «Al di là dell’avversaria che ci troveremo di fronte, dobbiamo pensare solo al nostro gioco ed io vedo dei margini enormi di crescita. Vedo potenzialmente una squadra estremamente forte: ovvio che ci sia qualcosa da mettere a posto e quando tutto sarà al giusto livello bisognerà anche entrare in campo con la cattiveria finora vista solo a tratti».
Uno degli appunti più frequenti fatti all’Uyba in versione precampionato è stata proprio la mancanza di carattere e determinazione. «Arriviamo all’anticipo di Novara con una settimana in più di lavoro nelle gambe, nel corso della quale siamo riuscite a smaltire il carico dei pesi - la premessa di Federica -. Sono certa che ora troveremo anche le motivazioni, quelle che un torneo, per quanto bello ed importante, non ti scatena».
Ad una settimana di distanza, dunque, le farfalle torneranno al PalaIgor. Ma stavolta la sfida contro le campionesse d’Italia metterà in palio i primi punti della stagione. «Abbiamo dimostrato che spingendo in battuta possiamo portare Novara a commettere degli errori. Le nostre avversarie hanno un’organizzazione muro-difesa semplicemente mostruosa, quindi dovremo essere astute ed intelligenti».
La chiave della partita? «Una sola - replica la centrale classe 1988 -, vincere anche di gomito, fare punti assolutamente. La strada giusta potrebbe essere quella di provare a scardinare i loro punti deboli spingendo al servizio. Senza nulla togliere a Sansonna e Piccinini, all’Igor manca un elemento fondamentale come Enright. Facciamole correre e poi vedremo come andrà».
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