MALPENSA
«Subito sgombero degli stranieri»
Troppi abusivi nelle case delocalizzate: sopralluogo della Lega Nord pronta a chiamare in causa il prefetto
Il secondo e ultimo lotto per la demolizione delle case delocalizzate, ha reso noto nei giorni scorsi l’assessore regionale Viviana Beccalossi (Territorio), avverrà in due fasi a cavallo della stagione estiva. In modo tale da poter concludere tutta l’operazione entro il 2017. Sono però ancora troppi i mesi di attesa, secondo la Lega Nord, per gli abitanti della frazione Case Nuove che devono convivere con vicini scomodi e soprattutto abusivi. «Sgombero immediato», tuona il consigliere regionale Emanuele Monti al termine del sopralluogo effettuato assieme al consigliere provinciale Giuseppe Longhin e al segretario cittadino Alberto Barcaro.
Monti parla subito dopo essere uscito dalla palazzina di via Baracca. Quella occupata da oltre un anno da circa venti persone, per la stragrande maggioranza straniere, tra le quali alcuni dei profughi sbarcati a Lampedusa con la crisi libica e poi ospitati per mesi all’interno dell’Hotel Cervo che dista in linea d’aria poche decine di metri. «Siccome non lo fa il sindaco di questa città, andremo io e Longhin dal prefetto a chiedere un intervento immediato di sgombero», rende noto Monti, dopo aver parlato con alcune famiglie italiane che vivono regolarmente nelle villette a fianco e si trovano a costrette a convivere con sporcizia, degrado e persone ogni volta diverse. La situazione, secondo loro, è tutt’altro che sotto controllo, nonostante le rassicurazioni dell’amministrazione comunale che, spiegano, in un incontro avvenuto nell’ufficio del sindaco Stefano Bellaria, aveva promesso una risoluzione a breve del problema.
Monti ascolta e poi dice: «Siccome c’è il rischio che vengano fatti uscire da questo immobile, ma il mattino dopo ce li troviamo nella casa a fianco, in concomitanza chiederemo l’espulsione immediata dal Paese di questi soggetti, in quanto clandestini». Soddisfatto delle parole espresse da Beccalossi durante l’ultima riunione del Comitato Malpensa, il consigliere regionale rende noto infine che martedì prossimo depositerà al Pirellone un testo che impegnerà formalmente la giunta Maroni al rispetto dei tempi per la seconda tranche di demolizioni, già slittata di un anno rispetto al cronopogramma iniziale.
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