CICLISMO
Sulla Tre Valli è braccio di ferro con l’Uci
Anche Federazione e Lega sostengono Renzo Oldani: la corsa varesina merità di più: «Il World Tour non può fare soltanto cassa. Basta con le corse senza pubblico né big»
A Parigi ne hanno parlato a lungo. E non soltanto perché del direttivo dell’Aiocc, l’associazione internazionale degli organizzatori di corse ciclistiche, fa parte pure Renzo Oldani.
In realtà le scelte dell’Uci sul World Tour non sono più tollerate, anche lontano da Varese. I petroldollari fanno gola ma non possono garantire lo sviluppo dello sport delle due ruote a pedali.
«Non si può pensare esclusivamente a far cassa - afferma il presidentissimo della Società Ciclistica Alfredo Binda - ammettendo nell’olimpo mondiale corse senza pubblico e disdegnate da tanti assi. Qui abbiamo tradizione e passione, pubblico e protagonisti. Non si può continuare a non tenerne conto». Chiaro, chiarissimo il pensiero e il contemporaneo appello dell’imprenditore di Sant’Ambrogio. Ma ormai per la Tre Valli è braccio di ferro.
Il mancato arrivo degli ispettori dell’Unione ciclistica internazionale alla gara disputata un mese fa ha lasciato tanto amaro in bocca. Soprattutto perché nell’ultima comunicazione della federazione presieduta da Brian Cookson si parlava di rinvio dell’esame per l’ammissione al World Tour ma senza specificare le tempistiche. In compenso, però, si specificava che la cauzione di 11mila franchi svizzeri veniva trattenuta...
Un quadro paradossale, soprattutto alla luce di quanto rappresentato dall’ultima edizione della corsa più amata ai piedi delle Prealpi. Con la presenza in gara di 27 formazioni e di diversi campioni, con l’organizzazione capace di intervenire immediatamente nel momento di estrema difficoltà in via Valle Luna per lo scontro tra un’auto privata e la moto di un agente della polizia locale in servizio sul percorso, con la copertura televisiva garantita non soltanto nei 54 Paesi inizialmente previsti ma addirrittura in 75 nazioni grazie all’estensione del collegamento in tutta l’Asia. Senza contare i positivi riscontri economici attestati anche dalla Federalberghi di Varese (+20% di redditività rispetto al bilancio del 2014). Tutti dati inconfutabili che, finalmente, hanno spinto anche le massime istituzioni nazionali ad intervenire. La Federazione ciclistica italiana e la Lega ciclismo professionistico hanno infatti inviato congiuntamente una lettera all’Uci invocando la “promozione” della Tre Valli Varesine. Insomma, anche per Fci e Lcp la corsa della Binda merita di più. Merita il palcoscenico più ambito.
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