SERIE D
Taddeo: «Mi sto stancando»
Lo sfogo del presidente del Varese dopo l’addio di Foresti: «Deluso dalle dimissioni. Cerco di far funzionare il club come un’azienda e alla fine passo per il cattivo»
«Sorpreso e deluso» dalle dimissioni di Diego Foresti. E più in generale un entusiasmo che sta affievolendosi. Morale: «Mi sto stancando».
Il giorno dopo l’addio del d.g. biancorosso, avvenuto soltanto un mese e mezzo dopo il suo insediamento, Aldo Taddeo esprime il proprio umore, manifesta le proprie convinzioni, ribadisce i motivi che lo hanno portato al Varese e la strada che ha tracciato per la gestione del club. L’impressione è che la fuoriuscita di Foresti si sommi ad altre situazione poco gradite al massimo dirigente. Tanto da portarlo a riflettere su presente e futuro. Sarà in tribuna a Borgaro per il debutto in campionato del Varese? Risposta secca: «No».
Taddeo parla di «atteggiamenti interni da migliorare». Scandisce: «Ho messo l’anima in questa avventura, potrei stufarmi di essere sempre davanti. I soci facciano la loro parte». Poi evidenzia la sua visione riguardo alla sostenibilità del sodalizio: «Sono venuto a Varese per aiutare un amico, Paolo Basile. E mi sono appassionato. Quando mi è stato chiesto di fare il presidente ho precisato che avrei gestito la società come un’azienda. Ed è ciò che ho fatto. Chiaro, in questa fase io rappresento il cattivo della situazione perché ho imposto delle regole di moralità, gestionali, organizzative, comportamentali, che possono anche non essere gradite».
Foresti ha parlato di diversità di vedute, spiegando di «non essere in linea con qualcuno». Cioè Taddeo. Il massimo dirigente risponde: «Sono estremamente sorpreso dall’atteggiamento di Foresti. Amareggiato e deluso. Ad inizio agosto ci siamo parlati, dati degli obiettivi da definire entro fine mese. Obiettivi soprattutto organizzativi, gestionali e produttivi, visto che aveva promesso di portare una determinata capacità di budget. Avremmo dovuto discuterne venerdì in una riunione operativa già prevista». Taddeo va oltre: «Secondo me Foresti ha preso la palla al balzo per andare da un’altra parte, alla Viterbese, con un contratto biennale. Qui aveva preso degli impegni e per giustificare la sua uscita ha tirato al capo, cioè il sottoscritto».
Ripercussioni dopo l’addio di Foresti? «Nessuna. La società è in grado di gestirsi da sola. Basile continuerà la sua opera, Russo è destinato ad un ruolo operativo importante». Ecco, proprio Edoardo Russo, il nuovo giovane socio di piazzale De Gasperi, diventerà quasi certamente direttore generale. Carica che ricoprirà con il supporto del vicepresidente Paolo Basile. «Una persona posata, competente e con capacità organizzative» l’investitura di Russo firmata Taddeo.
Parentesi tecnica, la “spinta” del presidente per il tesseramento di Dario Lopez: «Abbiamo avuto un’occasione e l’abbiamo colta. Il nuovo difensore chiesto dal mister? Potrà arrivare se ci sarà un’uscita: c’è un budget da rispettare».
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