SOLIDARIETÀ
Take Away della carità: subito 295 pasti
Inaugurata, al termine dei lavori di sistemazione, la nuova struttura delle suore di via Luini
Anche i poveri della mensa di via Luini hanno avuto il loro regalo di Natale. Con qualche giorno di anticipo.
È stata infatti inaugurata la nuova struttura per la distribuzione del cibo. Al primo utilizzo, 295 sacchetti offerti a circa 150 persone. Un intervento reso possibile grazie alla disponibilità e alla solidarietà dimostrata da tantissime persone che hanno risposto all’appello delle suore della Riparazione. L’obiettivo è stato raggiunto, i lavori sono terminati e i tanti in coda ogni sera sul marciapiede e in mezzo alla strada, ora hanno un punto di ritrovo, un luogo migliore dove ripararsi per poter attendere il loro turno e ritirare il sacchetto che contiene la loro cena.
Le persone che non riescono a mettere in tavola un piatto caldo, anche perché spesso non hanno una casa, vengono fatte entrare nell’area dell’istituto delle suore della Riparazione non più dall’ingresso dell’edificio religioso ma da un cancello vicino. Qui c’è un cortile (nel quale fra l’altro un grande recipiente arancione accoglie le offerte in monetine col motto “Aiutaci ad aiutare”) dove possono riunirsi, mentre è stato aperto un accesso verso una sala nella quale avviene la distribuzione dei sacchetti contenenti il cibo preparato nelle cucine della casa religiosa. Un’altra stanza è invece adibita alla preparazione delle confezioni che gli utenti devono portare via. La mensa di via Luini infatti non ha tavoli e sedie, è più un take away della carità: i pasti preparati ogni sera raggiungono punte di 350. L’appello di suor Roberta Badari, la madre superiora, dalle colonne della Prealpina, ha ottenuto in poco tempo un risultato incredibile. Così è stato raccolto molto più dei diecimila euro necessari per i lavori di ristrutturazione che hanno coinvolto l’ex palestra. Per settimane sono stati al lavoro muratori, elettricisti e imbianchini, tecnici e operai che hanno sistemato anche la parte esterna dello stabile. A corollario del progetto Porte Aperte, una serie di iniziative per la raccolta fondi e per far conoscere alla cittadinanza quanto si fa per le persone della mensa.
© Riproduzione Riservata