Cyber Security
Talò (Maeci): cyber diplomazia strumento importante
Il diplomatico alla Conferenza Globale sul cyber spazio in India
Roma, 24 nov. (askanews) - Ci sono "quattro principali priorità" oggi in campo cibernetico: "cyber per la crescita, cyber per l'inclusione digitale, cyber per la sicurezza e la cyber diplomazia". È quanto ha detto Francesco Maria Talò, già ambasciatore italiano in Israele, oggi coordinatore per la Cyber security presso il ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale (Maeci), intervenendo oggi alla quinta Conferenza Globale sul cyber spazio a Nuova Delhi, in India.
"Se i primi tre rappresentano una lista di obiettivi che devono essere implementati", ha evidenziato Talò, "la cyber diplomazia dovrebbe essere considerata uno strumento per raggiungere tali traguardi e ottenere prosperità e inclusione. Ma perché la cyber diplomazia è così rilevante? In una generale assenza di strumenti internazionali vincolanti, la diplomazia cyber è diventata la migliore opportunità per rafforzare la fiducia, la trasparenza e la cooperazione nel cyber spazio tra Stati, attori privati e singoli cittadini. I fori internazionali che hanno maggiormente contribuito ad abbozzare un'agenda globale per la cyber diplomazia sono il G20, il G7, l'Ungge (United Nations Group of Government Experts) e l'Osce".
Talò ha poi rimarcato che "ad esempio, come ripetuto nella dichiarazione dei leader che hanno partecipato all'ultimo G20, 'la digital transformation è una forza trainante della crescita globale inclusiva e sostenibile e può contribuire a ridurre l'ineguaglianza e raggiungere gli obiettivi dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. A questo scopo, abbiamo bisogno di riempire le lacune digitali sotto varie dimensioni'. Essendo italiano", ha evidenziato, "non posso dimenticare di menzionare le iniziative portate avanti durante l'attuale presidenza italiana del G7, in particolare attraverso le dichiarazioni di Lucca e Ischia sul Comportamento responsabile degli Stati e il Cyber terrorismo nel cyber spazio. Siamo impegnati a promuovere questo approccio anche durante la nostra presidenza dell'Osce prevista per il prossimo anno".
La cyber diplomazia, ha sottolineato ancora Talò, "dovrebbe focalizzarsi su tre aspetti. Creazione di un cyber spazio sicuro attraverso la condivisione di best practice e delle tecnologie, con l'obiettivo di aumentare la resilienza. Miglioramento della conoscenza di opportunità, rischi e minacce cyber attraverso la ricerca e progetti di sviluppo. Creazione di partnership pubblico-private (PPP) efficaci e pragmatiche, basate su tre pilastri principali: attori pubblici, università e attori privati. Lo scorso settembre l'Italia ha ospitato la conferenza CyberTech Europe, un esempio perfetto di questo tipo di PPP".
Talò ha anche ricordato quanto sottolineato nel comunicato congiunto tra Italia e India durante la visita del primo ministro italiano, Paolo Gentiloni, in India lo scorso ottobre: "I due leader hanno riaffermato l'impegno per un cyber spazio aperto, libero, sicuro, stabile, pacifico e accessibile, che permetta una crescita economica e innovazione. In particolare, hanno riaffermato che il diritto internazionale è applicabile al cyber spazio e che non ci sarebbe stato bisogno di continuare e approfondire la liberazione dell'applicabilità del diritto internazionale nel cyber spazio e costruire norme per comportamenti responsabili da parte degli Stati. Essi hanno anche concordato nel voler esplorare lo stabilimento di un dialogo bilaterale sulle questioni cyber".
(fonte: Cyber Affairs)
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