L’INDAGINE
Taroni, il suocero sarà riesumato
Disposta l’autopsia sulla salma del parente dell’infermiera killer
Sarà riesumata la salma di Luciano Guerra, suocero dell’infermiera dell’ospedale di Saronno, Laura Taroni, accusata della sua morte insieme all’ex viceprimario, e suo amante, Leonardo Cazzaniga. È una delle tanti morti sospette sui cui stanno indagando gli inquirenti impegnati nell’inchiesta Angeli e Demoni. Decessi poco chiari al pronto soccorso di Saronno ma anche tra i familiari di Laura Taroni.
Si indaga infatti anche sulla morte della madre e del marito dell’infermiera, in carcere insieme all’ex viceprimario dal 29 novembre scorso.
La decisione, confermata dal procuratore della Repubblica di Busto Arsizio Gianluigi Fontana, si è resa necessaria per svolgere l’autopsia sul corpo del settantottenne morto in pronto soccorso a Saronno il 20 ottobre 2013.
Secondo gli inquirenti sarebbe deceduto a causa di farmaci somministratigli a sua insaputa proprio dalla nuora e dal suo amante. Medicinali anestetici prelevati dall’ambulatorio del pronto soccorso, senza alcuna indicazione e senza necessità terapeutica, cagionandone la morte «approfittando di circostanze di tempo, di luogo e di persona tali da ostacolare la privata difesa dell’uomo (essendo l’anziano ricoverato in gravi condizioni, ndr) per mezzo di sostanze venefiche e contro un affine in linea retta», come si legge nelle carte giudiziarie.
Le indagini dovrebbero chiarire anche se l’infermiera aveva cominciato a somministrare farmaci al suocero quando ancora era a casa fino al suo deperimento e malattia.
L’esumazione del suo cadavere avverrà successivamente al conferimento dell’incarico per l’autopsia, previsto per il 27 febbraio.
Su disposizione della Procura di Busto Arsizio a dover individuare le cause della morte dell’anziano sarà il professor Francesco Introna, direttore della scuola di specializzazione di Medicina legale dell’università di Bari. Parallelamente a lui lavorerà il tossicologo Franco Tagliaro.
Taroni e Cazzaniga, i cui legali difensori hanno ricevuto comunicazione sulla decisione della Procura, sono anche accusati, in concorso, di aver ucciso la madre e il marito dell’infermiera. Cazzaniga è anche accusato di aver posto fine alla vite di quattro pazienti da lui assistiti in pronto soccorso ai quali, secondo gli investigatori, somministrava farmaci sedativi secondo il protocollo che lui stesso denominava «protocollo Cazzaniga».
Sono un’ottantina i casi su cui ha lavorato in passato il medico, sequestrati dai carabinieri di Saronno in Pronto soccorso e sui quali stanno indagando gli inquirenti.
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