PIAZZA SAN GIOVANNI
Tavolini e dehors contro il degrado
Tolte molte delle fioriere incriminate. Il vicesindaco: «Dare spazio ai bar farà più bella Busto»
Sono giorni di fermento in piazza San Giovanni, presa ad emblema dal vicesindaco (e assessore al commercio) Stefano Ferrario come «un pezzo di città che si rilancia con la vitalità degli esercizi pubblici che fanno un salto di qualità con il Comune». E allora, nei pochi metri quadrati di fronte alla basilica, si consuma in queste ore la voglia di «una Busto più bella». Come? «All’insegna di tavolini e dehors, cancellando quel piccolo degrado che prima limitava le prospettive e rischiava di azzerare la voglia imprenditoriale», dice l’amministratore leghista, protagonista l’altra mattina di un sopralluogo.
Invece ecco che, nell’angolo della piazza che s’affaccia sul restyling di piazza Vittorio Emanuele, spunta un particolare bar-gelateria - lo Sherbet - che ha ottenuto da qualche settimana il suo spazio esterno e che adesso beneficia della rimozione delle fioriere con panchine che non sembrano essere mai state gradite ai commercianti. «Avevano davanti una foresta, ora possono gestirsi meglio», ragiona Ferrario. Da qualche tempo sorridono anche al Sempre Pronto che, inserito nel cortiletto interno alla libreria, si proietta con un tendone nel cuore della piazza. E anche in questo caso la cosa funziona, con reciproca soddisfazione di proprietari e amministrazione «visto che dar loro la possibilità di espandersi in un punto frequentato, restituisce vitalità positiva anche al salotto buono». E poi, altro elemento qualificante, pure lo storico bar Duetto si prepara alla svolta: antesignano dell’aperitivo in zona pedonale, in queste ore sta dando vita a una ristrutturazione complessiva del locale che a breve si mostrerà ai bustesi, per un intrattenimento sano e giovane che popoli ulteriormente il centro nella bella stagione (e non solo). «Anche in questo caso - insiste l’esponente di giunta - sono soddisfatto che ci sia uno sforzo concordato per aumentare la qualità del servizio, per offrire un colpo d’occhio di alto livello che metta Busto alla pari se non meglio delle città limitrofe. È da queste iniziative che può partire e realizzarsi il progetto per cui non siano più i ragazzi di qui che vanno a Gallarate o Legnano, ma il contrario».
Insomma, non c’è nulla che fermi la spinta a una città vivace arrivata fin dal primo giorno dalla giunta Antonelli. Nessun cedimento alle pressioni di chi teme che la movida possa degenerare. «Perché qui l’idea non è di far fracasso, ma di star bene e fare in modo che chi vuole lavorare possa farlo al meglio», sintetizza il vicesindaco. Il quale, per realizzare lo scopo, ha anche raccolto le segnalazioni di degrado emergente in certi angoli del centro e si è attivato. Perché se le fioriere hanno richiamato qualche topo, oltre a derattizzare non si è atteso troppo per toglierle di mezzo.
© Riproduzione Riservata