Editoria
The Village Voice dice addio alla carta: sarà tutto online
Il settimanale era diffuso gratuitamente dal 1996
Roma, 22 ago. (askanews) - The Village Voice, il settimanale alternativo newyorchese, ha deciso di dire addio al formato cartaceo. E' la fine di un'era: nei piccoli distributori in giro per la città non si troverà più il magazine fondato nel 1955 e distribuito gratuitamente dal 1996, quando si ritrovò a fare i conti con la competizione di riviste rivali come Time Out New York. La leggendaria voce del Greenwich Village che ha lanciato la carriera di molti giornalisti e scrittori d'ora in poi sarà solo online.
A dare la notizia è stato il suo editore, Peter Barbey, che aveva acquisito il giornale nel 2015. "Per più di sessant'anni, il marchio Village Voice ha giocato un ruolo importantissimo nel giornalismo e nella politica e cultura americani", ha scritto Barbey in un comunicato. "E' stato un faro del progresso e una voce letteraria per migliaia di persone le cui identità, opinioni e idee avrebbero potuto rimanere inascoltate. Mi aspetto che continui a essere questo e molto, molto di più".
Il giornale, come gran parte della stampa, ha faticato a rimanere a galla nell'era del digitale. Soprattutto perché, essendo gratuito, si manteneva quasi esclusivamente attraverso le pubblicità pagate dagli inserzionisti.
"Quel business si è spostato online e così il pubblico del Village Voice, che da noi si aspetta che facciamo quello che facciamo non solo una volta la settimana, ma ogni giorno, su una serie di piattaforme diverse, passando dalle parole alle immagini, dai podcast ai video e in ogni altra forma editoriale", ha detto Barbey.
Secondo i dati elaborati da comScore e forniti all'Hollywood Reporter, il traffico nel mese di luglio ha contato più di 1 milione e 300 mila visitatori unici sul sito del magazine. Un ottimo risultato, che ha spinto ancora di più verso questa direzione.
L'annuncio è comunque stato una sorpresa per il pubblico americano, specialmente quello newyorchese, da sempre affezionato al giornale. Per molti è stato addirittura uno choc, la fine di un'era del giornalismo nella metropoli Usa. Secondo Barbey, però, non deve esserci tristezza: "La vera forza del Village Voice non era che fosse stampato su carta, o che uscisse ogni settimana. E' il fatto che è un giornale vivo, che è sempre cambiato rispettando l'evolvere dei tempi e del mondo intorno a noi. Voglio che il Village Voice continui a rappresentare questo per la nuova generazione e per quelle a venire".
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