CON 500 SCOUT
Torna il presepe vivente in piazza San Vittore
È ormai una tradizione il presepe vivente del 23 dicembre in piazza san Vittore, nel cuore di Varese. Lo propone per la diciassettesima edizione Andrea Chiodi, regista che negli anni ha saputo farsi apprezzare, con discrezione e professionalità, lavorando tra Lugano e Milano ma anche organizzando la rassegna «Tra sacro e Sacro Monte».
«Il presepe vivente lo considero il mio regalo di Natale alla città: un regalo perché lavoro gratis ma, soprattutto, perché ci metto il cuore da tanti anni. È un momento importante per me, che sono credente e praticante, per ricordare il significato profondo del Natale e arrivare a quel giorno ritrovandone la consapevolezza».
E quest’anno la novità è che Maria è interpretata da una attrice del teatro di ricerca: è Angela Demattè, moglie di Chiodi ma professionista che sperimenta altre strade, come per esempio lo spettacolo «Mad in Europe» in cui dialogava con una statuina della Madonna interrogandosi sulla maternità. E ora è proprio lei la Madonna nella sacra rappresentazione varesina, che quest’anno si intitola «Veni per Mariam», una formula usata al termine di molte preghiere e scelta per sottolineare proprio che Gesù viene al mondo «attraverso» Maria.
Chiodi ha scritto il testo ispirandosi all’«Interrogatorio a Maria» di Giovanni Testori e ad alcune poesie di Alda Merini, due dei suoi punti di riferimento. Di fatto Angela De Mattè è una Maria che dialoga con i 500 ragazzi scout del gruppo Aggs Varese 2: come hai detto a Giuseppe che aspettavi un bambino? Come ti è apparso l’angelo? Cosa ti ha consigliato tua cugina Elisabetta? Fanno domande così, per soddisfare ma anche stimolare le curiosità della fede. La figura di Giuseppe, che è interpretato da un capo scout, è simbolicamente silente.
La messinscena è molto minimalista: il palco montato come sempre davanti alla basilica di san Vittore e gli spettatori seduti in piazza come in una grande platea a cielo aperto. La sacra rappresentazione, gratuita per il pubblico, come da tradizione è a sostegno dell’Avsi e inizia alle 17, ma è bene arrivare prima per trovare posto. Dalle 15 tra San Vittore e il battistero i 500 scout animano un villaggio di Natale in cui si raccontano episodi della vita di Maria anche attraverso gigantografie di opere di Giotto o del Lotto.
Va detto che questa varesina è una parentesi (bella) nella vita professionale dei due protagonisti: Angela Demattè è impegnata alla riscrittura dell’«Ifigenia liberata» che andrà in scena allo Strehler di Milano ad aprile con la regia di Carmelo Rifici, Chiodi a gennaio riprende «La locandiera» di Goldoni al Carcano di Milano e intanto prova «I Persiani» di Eschilo con Elisabetta Pozzi del Teatro 2 di Parma per il debutto di luglio.
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