DOPO L'ACCORDO
Tosi, partita sulla aree
Risolta la cessione dell'azienda a Presezzi, ora si passerà a discutere sul futuro di due terzi della superficie dell'ex stabilimento (valore 70 milioni). Luminari: "Sogno una grande Tecnocity"
Prima era necessario salvare i posti di lavoro, adesso però bisogna pensare al futuro della città. Ecco perché nell’esprimere la sua soddisfazione "per l’esito positivo di una lunga procedura di vendita e di una sofferta trattativa sindacale", l’amministrazione comunale di Legnano ha ricordato al commissario Andrea Lolli che il suo compito non è ancora finito: "Ora - ha scritto il vicesindaco Pier Antonio Luminari - dovrà affrontare l’altrettanto difficile problema della valorizzazione delle aree Franco Tosi non coinvolte nel ramo industriale che sarà venduto alla Presezzi". Sulla carta, quando sarà firmato l’atto notarile Presezzi affitterà dalla procedura un’area di 100 mila metri quadrati, poco meno di un terzo del totale dello stabilimento che va da piazza Monumento fino al cimitero Monumentale, da via Alberto da Giussano fino allo stadio Pisacane. Tutto il resto dovrà essere “valorizzato nell’ambito della procedura concorsuale”, cioè in parole povere venduto o affittato per racimolare soldi che andranno a coprire parte della voragine aperta nel bilancio di Franco Tosi Spa, che oggi ha debiti per oltre 450 milioni di euro. Se i 40 mila metri quadrati della vicina Manifattura di Legnano sono stati valutati 14 milioni di euro, è presumibile immaginare per la Tosi un affare 8 volte più importante, quindi attorno ai 70 milioni di euro. "Il futuro dell’area - afferma Luminari - sarà messo nero su bianco con la revisione del Pgt. Fin d’ora ne confermiamo però la vocazione industriale. Sulla Tosi non ci sarà nessuna speculazione: pur nei reciproci interessi, fin d’ora siamo a disposizione del commissario per procedere d’intesa con tutti i passaggi necessari per recuperare l’area che non sarà usata da Presezzi".
"Personalmente, io immagino un’operazione che coinvolga fondi internazionali, pubblico e privato. Il mio sogno è quello di replicare in grande un’operazione come quella fatta per la Tecnocity di via XX Settembre, ovviamente aggiornata al 2020".
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