ERANO STATI DONATI
In discarica gli abiti per gli asilanti
Recuperati un centinaio di capi griffati recuperati. L’assessore Pipolo: «Andranno alle famiglie bisognose»
Il tema è sensibile perché, in qualche modo, di mezzo ci sono i richiedenti asilo ospitati alla “Barbara Melzi” di Tradate e si sa che è una questione che a torto o a ragione divide l’opinione pubblica. Il tema, che diventa un problema, lo affronta l’assessore all’ecologia e all’ambiente Vito Pipolo (Forza Italia): alla piattaforma ecologica di via Saporiti sono stati “intercettati”, prima di entrare in discarica, capi di vestiario firmato nuovi di zecca che dovevano essere destinati ai ragazzi domiciliati nella struttura di proprietà delle suore canossiane.
«Una vicenda – dice lo stesso Pipolo – che si è diffusa per conto suo, e non per nostra volontà, dopo che il vestiario doveva finire in discarica. Siccome ci sono persone bisognose, e quel vestiario è frutto di donazioni, la conseguenza è stata quella di indagare perché i vestiti sono finiti lì. Ci è sembrata una questione di giustizia anche per gli stessi richiedenti asilo». Si tratta, come sostiene lo stesso assessore, di almeno un centinaio di capi, la stragrande maggioranza dei quali di griffe famose: giacconi, blue jeans, giubbini, magliette invernali (ma anche t-shirt estive) e altro materiale. Secondo l’assessore non è la prima volta che si verifica una situazione del genere.
La ricerca della verità non poteva prescindere dal chiedere lumi a chi lavora con i richiedenti asilo e di loro, in qualche modo, è responsabile: «Qualche giorno fa – Pipolo ricostruisce l’accaduto – abbiamo convocato il responsabile della Croce Rossa dal quale abbiamo voluto sentire la sua versione dei fatti. Ha sostenuto che si è trattato di una “falla” nell’organizzazione, per la quale si è scusato, e che quello che è accaduto non si ripeterà più. Non abbiamo ragione di credere il contrario ma sarebbe stato un peccato se quel materiale fosse finito al macero».
Per fortuna tutti i capi di vestiario, ancora etichettati e incellophanati, non andranno perduti: «Tutto quanto abbiamo recuperato è stato messo a disposizione dell’assessorato ai Servizi sociali e sarà quindi destinato alle famiglie tradatesi bisognose».
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