ELEZIONI
Tradate e Legnano, l’ora della verità
Domenica 25 ballottaggi con i sindaci uscenti di centrosinistra, Cavalloti e Centinaio, in svantaggio rispetto ai rivali
Dopo due settimane di schermaglie, trattative ufficiose e tentativi di “spostare” i voti dei candidati sconfitti al primo turno, dopo la chiusura definitiva della campagna elettorale di venerdì sera, tra poche ore sarà il momento della verità per il futuro amministrativo di Tradate e Legnano, unici due centri del Varesotto e dell’Altomilanese in cui l’esito delle urne dell’11 giugno abbia reso necessari i “tempi supplementari” del ballottaggio.
Si vota dalle 7 alle 23, lo scrutinio avverrà immediatamente dopo la chiusura dei seggi e nella notte tradatesi e legnanesi conosceranno quale futuro li attende per il prossimo quinquennio.
TRADATE Dario Galli, a sua volta ex sindaco oltre che parlamentare del Carroccio, gode di un vantaggio consistente, con il 49,1% dei consensi, sulla rivale Laura Cavalotti, primo cittadino uscente in rappresentanza del centrosinistra, che si è fermata al 35%. In questo caso anzi l’esponente leghista ha parecchio da recriminare, dopo un primo turno chiuso con una vittoria solo sfiorata (un’ottantina i voti che gli sono mancati per ottenere la maggioranza assoluta senza bisogno del ballottaggio). Impresa disperata per l’esponente del centrosinistra? Apparentemente sì, anche se Pd e alleati in questi giorni hanno palesato un certo ottimismo. Per Galli si tratta in sostanza di mantenere il serbatoio di voti conquistati l’11 giugno (4.401 contro i 3.149 della rivale) e sperare magari che l’affluenza alle urne, già bassina in quell’occasione (58%), scenda ulteriormente.
LEGNANO Anche nella città del Carroccio sindaco uscente di centrosinistra in svantaggio: ma i 6 punti abbondanti che dividono Alberto Centinaio (Pd, Psi e tre liste civiche, 32,5%) dal leghista Gianbattista Fratus (sostenuto anche da Forza Italia, Fratelli d’Italia e due civiche, 38,8%) sembrano un margine meno “inattaccabile”. Da valutare le scelte dei molti elettori delusi dall’esito del primo turno (oltre il 29%, la metà dei quali andati ad Ornella Ferrario del Polo civico) e soprattutto l’astensionismo, con quasi metà dei 46.600 elettori legnanesi che già hanno disertato le urne due settimane fa.
Tra poco più di 24 ore, comunque, tutti i pronostici saranno ormai “storia”, con il futuro amministrativo delle due città fino al 2022 disegnato dal verdetto dell’urna.
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