L’ANOMALIA
Tradate, maggioranza senza sindaco
Galli e Cavalotti pronti al ballottaggio ma il centrodestra ha già i numeri per governare
La certezza è che si va al ballottaggio. Dario Galli (centrodestra) e Laura Cavalotti (centrosinistra) si troveranno di fronte il prossimo 25 giugno.
Se si vada con il rischio della cosiddetta “anatra zoppa” (sindaco di un colore e consiglio comunale di un altro) oppure no si dovrebbe sapere già in giornata, anzi già oggi, martedì 13 giugno, quando in aula consiliare l’ufficio centrale presieduto da un magistrato - e sette presidenti di seggio sorteggiati dalla Corte d’Appello - procederà alla verifica dei seggi da assegnare ai gruppi che hanno raggiunto il quoziente.
Gli eletti entreranno in carica dopo il ballottaggio. Anche se i seggi, avendo la coalizione di centrodestra avendo superato il 50% dei voti validi, dovrebbe già godere del premio di maggioranza pari a dieci consiglieri.
Insomma, una questione di diritto che sarà confermata o meno oggi, visto che nella giornata di ieri sono circolate le ipotesi più disparate, ma si suppone che qualcosa di concreto sia già accaduto.
Oltre, infatti, ai candidati che andranno al ballottaggio – e ai voti presi da ciascuna forza politica - si può ragionevolmente pensare che il consiglio comunale sia già in pratica fatto con una maggioranza di centrodestra. E le certezze sono anche quelle emesse dalle urne nel primo turno di queste elezioni amministrative che hanno riservato più d’una sorpresa. Fino all’albeggiare di ieri mattina l’esito del voto è stato incerto.
Dario Galli ha oscillato attorno al 50 per cento “rischiando” di essere eletto al primo turno per poi fermarsi al 49,10.
«Ringrazio tutti quelli che mi hanno votato, quelli che mi hanno appoggiato – ha detto Galli - e ora puntiamo anche a vincere il ballottaggio. Certo è che i dati sono inconfutabili: l’amministrazione che ha governato per cinque anni è stata bocciata dai cittadini».
Laura Cavalotti, che ha raccolto poco più del 35% però è pronta a dare battaglia.
«Innanzitutto - dice - mi sembra che lo sfondamento lo abbiamo fatto noi arrivando fino al 35, ricordando da dove eravamo partiti. Se guardiamo bene, rispetto alle precedenti elezioni, le percentuali del centro destra si sono abbassate partendo dal 54% e sono arrivate al 50. Quindi per noi questo è positivo. Ammetto che speravo in una percentuale maggiore, avendo fatto un lavoro enorme con la soluzione di grandi problemi e onorando pure quanto la Corte dei Conti ci aveva imposto. Non voglio dimenticare quanto abbiamo fatto, come la Seprio salvata, la tassazione ridotta, i servizi garantiti. Mi aspettavo di più per quello che abbiamo fatto per il patrimonio che ha la città, per il grande lavoro con le opere come la Frera e Truffini pagate due volte dalla popolazione. Sono però prevalse situazioni di tipo politico. Ma mica mi arrendo».
Il ballottaggio potrebbe, condizionale d’obbligo al momento, disegnare una situazione anomala, ossia un consiglio comunale di centrodestra e un sindaco di centrosinistra.
Dipenderà, appunto, dall’esito del voto in programma il 25 giugno, nel quale Galli cercherà, insieme con la sua coalizione, di far fruttare il patrimonio acquisito al primo turno, Sempre che Cavalotti non compia la rimonta.
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