LEGA NORD
«Tradirei 500 elettori»
Paola Reguzzoni non si dimette. «Attendo di parlare con il segretario provinciale: non si buttino 24 anni in due minuti»
Che Paola Reguzzoni fosse un osso duro, si sapeva già. Tant’è che i diktat della sua Lega non la scalfiscono e lei dal Consiglio comunale non si dimette, nonostante il pressing a cui è stata sottoposta.
Così il giorno della verità diventa quello della resistenza...
«Ma quale giorno della verità. Nessuno ufficialmente mi ha chiesto di dimettermi e io gli ultimatum li ho letti unicamente sui giornali».
Ma non teme che a questo punto venga ratificata l’espulsione?
«Io ho bisogno di parlare a breve con il segretario provinciale del Carroccio per spiegare le mie ragioni. Per ora c’è solo la richiesta di un provvedimento sanzionatorio che deve seguire tutto un iter».
Così lei se ne frega?
«No, così cerco di capire quale sia il bene della Lega Nord che non credo siano le mie dimissioni».
Però i vertici del movimento le volevano assolutamente...
«... e io al momento non credo di darle, perché 500 persone che mi hanno votata non le tradisco dopo due giorni dall’inizio del mandato. Non ho colpe, invece ho l’esperienza per essere utile all’amministrazione, specie ora che siamo rimasti in pochi con qualche anno di gestione comunale sulle spalle, mentre l’eccessiva inesperienza può portare immobilismo. Penso di essere una risorsa e non ritengo di pregiudicare il lavoro della Lega».
Quindi è pronta a tutto?
«Sono pronta a chiarire e capire. D’altronde, visto che sono stata elogiata pubblicamente da Matteo Bianchi alle primarie, in campagna elettorale e dopo il risultato, penso di meritare almeno un confronto. Voglio capire perché dovrei fare la militante ma non il consigliere comunale, oltretutto la più votata e che mai ha detto una parola contro la giunta. Se tutto cambia in due minuti vuol dire che le parole spese prima erano di circostanza. Se invece fossero state di sostanza, non capisco la reazione che c’è stata».
Servizio completo sulla Prealpina di martedì 26 luglio
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