SICUREZZA
Tribunale blindato
Dopo i vigilantes 24 ore su 24, presto anche telecamere e sensori di movimento
L’operazione sicurezza è partita da lontano, da quando il 9 aprile 2015 Claudio Giardiello, 57 anni, entrò con una pistola nel tribunale di Milano. Giardiello era passato da un ingresso laterale sprovvisto di metal detector perché riservato a magistrati e avvocati: arrivato nell’aula dove era stato fissato il processo che lo vedeva imputato aveva sparato cinque proiettili, uccidendo tre persone e ferendone altre due.
Dopo quella tragedia il Ministero della Giustizia aveva dato indicazioni precise: tutti i tribunali d’Italia avrebbero dovuto valutare la sicurezza degli uffici e inviare a Roma una richiesta per eventuali interventi. Busto non aveva fatto eccezione: gli edifici di Procura e Tribunale, che di fatto sono considerati un corpo unico, erano stati oggetti di almeno quattro diversi sopralluoghi cui aveva partecipato anche il procuratore generale di Milano Roberto Alfonso.
Alla fine, il procuratore capo di Busto Gianluigi Fontana, il presidente del Tribunale Edoardo D’Avossa e i dirigenti membri della Commissione permanente che tra l’altro si occupa anche della manutenzione dell’edificio avevano presentato ad Alfonso le loro richieste, poi girate a Roma. Venerdì, a sorpresa, ecco la notizia che il Ministero della Giustizia aveva accolto le richieste di Milano e rinnovato l’appalto con l’agenzia di sicurezza Allsystem per Busto, accettando la proposta di assumere 4 vigilantes in più per garantire il presidio sulle 24 ore. D
all’altra notte, due guardie giurate sono quindi in servisio ogni notte, una all’ingresso della Procura e una a quella del Tribunale.
La terza sarà addetta ai monitor all’ingresso del Tribunale, dove i detector saranno sorvegliati dall’attuale personale, la quarta all’ufficio del giudice di pace di Gallarate.
Come spiega il procuratore Fontana, l’assunzione dei quattro vigilantes e il presidio giorno e notte rappresenta però solo il primo capitolo di un piano di sicurezza molto più articolato, che nel prossimo futuro comprenderà anche il potenziamento del sistema di videosorveglianza e l’installazione di sensori di movimento in tutti gli uffici. In questo caso, i tempi saranno però un po’ più lunghi.
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