L’INDAGINE
Truffa da 22 miliardi: arrestato
Statunitense era ricercato dall’Interpol dopo una maxifrode in Corea del Sud
Una truffa da quasi 23 miliardi di dollari gli è costata una caccia all’uomo che s’è conclusa domenica 6 agosto all’aeroporto di Malpensa.
A far scattare le manette ai polsi di S.L., 48 anni, statunitense che era sbarcato con la famiglia per una vacanza italiana, sono stati gli agenti della polizia di Stato, che, al controllo dei documenti del cittadino statunitense, si sono accorti che qualcosa non andava. Dal controllo successivo, eseguito con le impronte dattiloscopiche, è così emerso che l’americano era ricercato dall’Interpol da ben tre anni. Ossia da quando, in qualità di rappresentante legale di un fondo d’investimento coreano, diffuse false informazioni su una banca d’affari, di cui il fondo era azionista di riferimento. Nel crollo delle azioni della banca, che aveva sede a Seoul, avvenne una speculazione di enormi proporzioni e lo statunitense incassò la bellezza di 22,6 milioni di dollari, alla faccia degli azionisti rimasti scornati nell’operazione truffaldina.
Frode bancaria e governativa è infatti l’accusa di cui l’uomo è ora chiamato a rispondere. In attesa di estradizione, il quarantottenne è stato recluso nel carcere di Busto Arsizio.
La polizia di Frontiera di Malpensa, ha anche proceduto all’arresto di tre cittadini ghanesi, in procinto di imbarcarsi su voli in partenza con documenti falsi, nonché al respingimento alla frontiera di tre passeggeri di nazionalità albanese euno di nazionalità brasiliana.
Nell’ambito dell’attività di prevenzione condotta dalle pattuglie di vigilanza in servizio nelle aree aperte al pubblico sono state, inoltre, identificate e controllate 257 persone.
Servizio sulla Prealpina di martedì 8 agosto.
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