LA BEFFA
Truffata da un falso avvocato
Anziana raggirata da un pregiudicato che le sottrae 14mila euro
Per mettere fino all’incubo di un’ottantenne è bastata mezza giornata: il tempo di organizzare la trappola e di arrestare con l’accusa di truffa aggravata chi la stava sfruttando. Ovvero un uomo di 54 anni, residente a Quarto Oggiaro.
Tutto è cominciato quando la donna aveva ricevuto la telefonata di uno sconosciuto che aveva proposto all’anziana l’abbonamento a una rivista delle forze dell’ordine.
La donna aveva dato i suoi dati, nome cognome e indirizzo. Poi però ci aveva ripensato e aveva deciso di non sottoscrivere alcun abbonamento.
A quel punto erano iniziate altre telefonate, che la minacciavano di azioni legali: lei l’abbonamento avrebbe dovuto pagarlo comunque, altrimenti l’avrebbero denunciata.
Passa del tempo, e la donna viene contattata da un uomo che spiega di essere un avvocato nominato d’ufficio a difenderla nella causa contro chi voleva venderle la rivista.
La causa era stata vinta, la donna avrebbe incassato 30mila euro. Ma nel frattempo era necessario saldare la parcella dell’avvocato, che era di 15mila euro. Soldi che potevano essere comodamente versati come ricariche su una carta Poste Pay.
Era stato a quel punto che l’ottantenne aveva cominciato a pagare: cento euro oggi, cento domani. Fino a quando giovedì mattina si era presentata in posta per l’ennesima ricarica, e all’impiegato era venuto un sospetto. Guardando lo storico della carta, si era accorto che in un anno l’anziana aveva già ricaricato un totale di 14 mila euro.
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