LAVORO
Tute blu in provincia, 2017 decisivo
Fiom, Fim e Uilm: aziende ancora in difficoltà
Il nuovo anno inizia con una buona notizia per le aziende metalmeccaniche varesine del settore aeronautico: la firma, da parte di Leonardo, dei due contratti con il ministero della Difesa, che porteranno allo sviluppo dell’M-345 in Aermacchi e a un nuovo elicottero militare in AgustaWestland. Investimento del governo per un miliardo di euro, che certamente mette basi solide per le due aziende della holding guidata da Mauro Moretti presenti in provincia. E porta una boccata di ossigeno anche per la miriade di pmi dell’indotto varesino. Ma non basta. La battaglia contro la crisi per le tute blu è ancora in corso. «È chiaro che la firma di questi contratti è positiva - commenta Paolo Carini, segretario Fim Cisl dei Laghi - e dà una spinta alle aziende del territorio, ma restano i problemi strutturali del settore: da un lato si vendono meno macchine, dall’altro è in atto una riorganizzazione dei fornitori di Leonardo che, se applicata con eccessiva rigidità, rischia di coinvolgere anche le Pmi varesine. I fattori in gioco sono tanti».
È ancora incertezza, insomma. E lo è ancor di più in altri ambiti metalmeccanici. «La situazione della provincia è a macchia di leopardo, la crisi non è ancora sconfitta, anzi. Io credo che il 2017 possa essere un anno spartiacque: se lo superiamo, allora nel 2018 potremo forse iniziare a vedere segnali più concreti di ripresa». Anche Stefania Filetti, segretario Fiom Cgil Varese, si muove con i piedi di piombo. «Io non la vedo nera - dice - ma grigia sì e non è un grigio chiaro. Ci sono ancora tante aziende che hanno chiesto a fine 2016 e subito all’inizio dell’anno la cassa integrazione ordinaria. Ci sono le incertezze sullo sfondo dell’aeronautica e anche quelle del comparto elettrodomestici legati al piano industriale di Whirlpool. Sono ancora molte, insomma, le aziende in sofferenza e lo sono per ragioni legate al mercato. E poi c’è un ulteriore elemento che ci preoccupa. Là dove c’è qualche situazione che finalmente torna in carreggiata, riceviamo i documenti per l’inserimento in azienda di lavoratori somministrati e non per assunzione di nuovo personale». Le preoccupazioni, dunque, non mancano. E l’incertezza sul posto di lavoro è una paura con cui dovranno convivere ancora numerose famiglie varesine. «Non possiamo dire di essere messi bene - aggiunge anche Francesco Nicolia, segretario Uilm Uil Varese -anche perché qualche posto di lavoro ancora si perde. Non possiamo che confidare che i grandi player che ci sono nella nostra provincia mantengano le posizioni sul mercato. E poi va anche detto che qualche segnale positivo comincia ad esserci».
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