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Tutti multati, anche l'assessore
Più agenti addetti al controllo del traffico e a prevenire comportamenti pericolosi. Fantinati: "Non mi interessano infrazioni per il disco orario, ma controllare i comportamenti potenzialmente pericolosi. Spiace pagare, ma se sbagli è giusto così. Anche
Un blitz per multare gli incivili al volante, una postazione (diurna o notturna) dotata di autovelox, un posto di blocco per controllare la correttezza delle coperture assicurative se non addirittura per effettuare l’alcol test. Da quando sono finite le scuole, e quindi gli agenti sono sgravati dai compiti di sorveglianza della sicurezza viabilistica fuori dagli istituti, questo tipo di interventi della polizia locale sono diventati tantissimi. Così come le lamentele dei cittadini multati per le infrazioni commesse. E in effetti in questi giorni l’intensificarsi della presenza (anche sanzionatoria) è fortemente cresciuta, a vista d’occhio. Con azioni che hanno mietuto tante vittime: come nel caso del rilevatore dell’alta velocità piazzato giovedì 30 lungo via Marco Polo, oppure come l’incursione di quattro addetti (due agenti della municipale e due ausiliarie del traffico) l’altro giorno nella zona di via Einaudi davanti all’Aler, con conseguente raffica di contravvenzioni per i posteggi scorretti. E pure al mercato, nelle scorse ore, i verbali staccati sono stati numerosi, aggiungendosi a quelli stagionalmente cresciuti per la guida con il telefonino all’orecchio.
«In effetti - ragiona Claudio Fantinati, assessore alla polizia locale - con il personale sgravato da alcuni compiti, la mia richiesta è stata quella di intensificare le verifiche su quei comportamenti più scorretti e quindi pericolosi per la sicurezza. Non mi interessa che facciano più multe per un disco orario errato, ma va bene se vanno a colpire i comportamenti rischiosi, chi posteggia vicino agli incroci o sulle strisce pedonali, oppure chi corre troppo o assume sostanze alcoliche prima di guidare. Ci sono campagne informative per togliere su cui abbiamo deciso di insistere in maniera particolare, prima fra tutte quella che invita a non condurre un mezzo con in mano il cellulare».
Un discorso classico ogni volta che c’è aria di rivolta, e l’esponente di giunta lo rafforza parlando delle sanzioni che pure a lui sono state recapitate: «Io capisco benissimo il dispiacere per chi si trova a dover saldare un debito col Comune, così come comprendo l’istinto che viene nello scaricare le colpe su chi veste la divisa invece che recriminare per quanto si è fatto. Lo dico perché anche io sono stato multato due volte, per un problema di posteggio e per un piccolo superamento dei limiti di velocità. Mi è spiaciuto, ma ero io che avevo sbagliato, non chi mi ha pescato in fallo».
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