LA SENTENZA
Uccise due coniugi. Ergastolo
Delitto efferato a Venegono Inferiore: la Corte d’Assise d’Appello non cambia il verdetto a carico di Alessandro Lorena
Il destino processuale di Alessandro Lorena non è cambiato di una virgola nemmeno dopo il processo d’appello.
Al termine di una breve camera di consiglio, protrattasi per poco più di un’ora, i giudici della prima Corte d’Assise d’Appello di Milano - presidente Sergio Silocchi -, hanno scelto di confermare la condanna all’ergastolo inflitta lo scorso settembre dal gup varesino Anna Giorgetti a seguito di un giudizio con rito abbreviato nei confronti del trentenne disoccupato autore reo confesso dell’efferato duplice omicidio del 26 gennaio del 2015, in cui persero la vita i due coniugi di Venegono Inferiore Martino Ferro e Graziella Campello.
D’altronde, il “fine pena mai” era stato sollecitato anche dal sostituto procuratore generale di Milano, Maria Vulpio che, dopo aver sottolineato «la freddezza sconvolgente» e la «mancanza di pietà» dell’assassino, figlio del vicino di casa delle vittime, ha ribadito «l’impossibilità di concedere le attenuanti generiche» e «l’assenza di appigli tecnico-giuridici» per giustificare un’eventuale perizia psichiatrica a cui sottoporre Alessandro Lorena.
Richiesta, quella della perizia psichiatrica, sulla quale invece l’avvocato Corrado Viazzo, che si è pure reso protagonista di un interessante excursus sul rapporto tra diritto e psichiatria, ha indugiato a più riprese.
Articolo completo sulla Prealpina di domenica 28 agosto.
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