L’INCHIESTA
Uccise la moglie, indagini chiuse
La coppia coreana era in viaggio di nozze all’hotel Ibis. Ora tocca alla difesa
Difficile dimenticare una luna di miele. Park Dahee non la scorederà mai, anzi, nei giorni scorsi il pubblico ministero Maria Cardellicchio gli ha notificato un tristissimo memento: l’avviso di conclusione delle indagini per l’omicidio della moglie Aan Jung He. Ora il coreano, che è in carcere dallo scorso 18 maggio, avrà venti giorni di tempo per decidere se farsi interrogare dalla Procura della Repubblica, scaduti i quali verosimilmente il pm chiederà il rinvio a giudizio.
Gli avvocati Daniela Quatraro e Guido Camera stanno vagliando tutte le carte, certo è che contro l’uomo ci sono le pesanti dichiarazioni dei testimoni diretti di quanto accadde quella notte all’Ibis, stranieri ospiti dell’hotel che videro Park scaraventare giù dalla finestra la moglie sposata poche settimane prima.
Già, i due erano infatti in viaggio di nozze ma a quanto pare il matrimonio fu l’errore peggiore che potessero commettere. Perché nel corso degli interrogatori che si susseguono incessantemente da quel mercoledì notte, sarebbe emersa una circostanza indicativa: i due, durante la vacanza, non avrebbero fatto che litigare.
Articolo sulla Prealpina di martedì 6 dicembre.
© Riproduzione Riservata