Ue
Ue boccia aiuti a compagnie aeree Sardegna: vanno rimborsati
Iniziativa del 2010 ha creato un vantaggio sleale
Roma, 29 lug. (askanews) - La Commissione europea ha giudicato illegittimi gli aiuti concessi dall'Italia alle compagnie aeree in Sardegna. Con gli aiuti concessi, recita un comunicato dell'Ue, la Regione Sardegna ha violato le norme europee, conferendo a compagnie aeree selezionate che lavorano negli aeroporti di Cagliari e Olbia un vantaggio sleale che deve ora essere rimborsato.
Parallelamente l'Ue ha invece concluso che le misure in questione non contengono elementi di aiuti agli aeroporti sardi.
Nel 2010 la Sardegna ha adottato un regime per sviluppare il trasporto aereo e per garantire per tutto l'anno i collegamenti aerei da e per la regione. Tale regime prevedeva finanziamenti agli aeroporti di Cagliari e Olbia, che a loro volta li utilizzavano per fornire compensazioni finanziarie a compagnie aeree selezionate.
L'obiettivo di tale compensazione, rileva Bruxelles, era che queste compagnie aeree aumentassero il traffico aereo verso gli aeroporti sardi e svolgessero le connesse attività di marketing. Il trasferimento dei finanziamenti regionali dagli aeroporti alle compagnie aeree avveniva a condizioni controllate dalle autorità sarde. Nel gennaio 2013 la Commissione ha avviato un'indagine approfondita per esaminare se il regime questione fosse in linea con le norme europee sugli aiuti di Stato.
Gli interventi pubblici a favore delle società non configurano aiuti di Stato ai sensi delle norme dell'Ue quando avvengono a condizioni accettabili per un investitore privato (principio dell'investitore operante in un'economia di mercato). Dall'indagine è però emerso che nessun investitore privato avrebbe accettato di finanziare un tale incremento di traffico aereo, si legge, né le connesse attività di marketing.
Il finanziamento pubblico concesso dalla Sardegna, conclude la Commissione, configura pertanto un aiuto di Stato ai sensi delle norme Ue.
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