Immigrati
Ue: controlli alle frontiere? Verificheremo rispetto Schengen
Sono in corso ai confini italiani con Austria, Francia e Svizzera
Bruxelles, 15 giu. (askanews) - "Siamo al corrente dei controlli che stanno avvenendo alle frontiere dell'Italia con Francia, Austria e Svizzera, e ricordiamo che tutti gli Stati membri devono rispettare gli accordi di Schengen (sulla libera circolazione delle persone, ndr) e le norme Ue sull'asilo", che impongono, tra l'altro, l'identificazione con le impronte digitali di tutti gli immigrati irregolari richiedenti asilo. Lo ha detto oggi a Bruxelles la portaovoce per le politiche d'immigrazione e asilo della Commissione europea, Natasha Bertaud, aggiungendo che l'esecutivo Ue sta "facendo delle verifiche" per valutare la situazione.
La portavoce ha aggiunto che domani a Lussemburgo, a margine del Consiglio Affari interni dell'Ue che discuterà per la prima volta il pacchetto su immigrazione e asilo presentato dalla Commissione a fine maggio, il commissario responsabile Dimitris Avramopoulos avrà un pre-vertice con il ministro dell'Interno italiano Angelino Alfano, e con i suoi colleghi francese e tedesco, Bernard Cazeneuve e Thomas de Maizière.
Al centro dell'incontro a quattro vi sarà, evidentemente, la questione più importante del pacchetto in discussione, ovvero la proposta di redistribuzione obbligatoria ("relocation") fra gli Stati membri dell'Ue di 40.000 richiedenti asilo eritrei o siriani approdati in Italia e Grecia. La Commissione' insiste sul carattere vincolante della sua proposta, che difende con forza. "Abbiamo visto come il sistema ha funzionato in passato", quando ci sono stati tentativi di redistribuzione volontaria dei rifugiati che non hanno praticamente dato esito, ha ricordato Bertaud. "Noi vogliamo - ha concluso - che il meccanismo sia vincolante".
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