Manovra
Ue punta faro su conti e pensioni Italia, ma decide a primavera
Lettera a Padoan chiede chiarimenti. Fonti Mef: non servono misure
Roma, 22 nov. (askanews) - Conti pubblici dell'Italia sempre sotto la lente delle autorità europee. E adesso anche le pensioni. Nei pareri inseriti nel Pacchetto di autunno, che la Commissione Ue ha elaborato nell'ambito delle procedure da semestre europeo, la Penisola compare tra i 5 Paesi "a rischio di inadempienza" sugli obiettivi di Bilancio sul 2018. Stati dove potrebbe verificarsi una "significativa deviazione" rispetto al percorso di risanamento dei conti concordato. In Italia e Belgio, inoltre, si pronostica il possibile non rispetto delle regole in merito alla riduzione del debito.
Sulla base di questo il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, e il vicepresidente responsabile, Valdis Dombrovskis, hanno annunciato di aver inviato una nuova lettera, indirizzata al ministro delle Finanze Pier Carlo Padoan. "Nel caso dell'Italia, il persistere dell'elevato debito pubblico è motivo di preoccupazione. La Commissione - ha detto dell'Ue - intende effettuare una nuova valutazione sull'adempienza da parte dell'Italia in merito ai requisiti sulla regole dal debito a primavera 2018".
Si tratta però appunto di un semplice tenere i riflettori puntati, con rinvio ad altra data - quasi certamente dopo le elezioni - di eventuali decisioni. E' scongiurata invece l'ipotesi più grave, circolata nei giorni scorsi, specialmente dopo le parole non concilianti di un altro vicepresidente, il finlandese Jyrki Katainen, di un avvio formale di procedura europea per deficit eccessivo che si sarebbe trascinata in piena campagna elettorale. Questo procedimento al momento riguarda solo Francia e Spagna (che hanno già votato).
"Nel caso dell'Italia abbiamo firmato una lettera a Pier Carlo Padoan qualche minuto fa, per spiegare il nostro ragionamento e chiedere alcuni chiarimenti", ha riferito Moscovici nella conferenza stampa di presentazione del Pacchetto di autunno. "Per dirgli semplicemente che la situazione dell'Italia è tale che il suo bilancio strutturale dovrebbe migliorare di 0,1 punti laddove servirebbe uno sforzo di 0,3 punti".
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