Russia-Ue
Ue rinuncia a nuove sanzioni a Russia, Ft: le ha bloccate Renzi
Germania, Francia e Gran Bretagna erano per nuove misure punitive
Roma, 21 ott. (askanews) - E' stato Matteo Renzi a "imporre una marcia indietro" dell'Ue rispetto a possibili nuove sanzioni alla Russia che Germania, Francia e Gran Bretagna avevano chiesto per sanzionare i raid russi su Aleppo. Così il Financial Times in apertura della sua edizione on line spiega il cambio di linea maturato al vertice Ue in corso a Bruxelles.
"Durante nove ore di colloqui al summit europeo, il premier italiano è riuscito a rimuovere una proposta di nuove sanzioni che era stata messa sul tavolo da Berlino, Parigi e Londra alla vigilia dell'incontro". In realtà, la prospettiva di nuove misure punitive contro Mosca dopo quelle per la crisi ucraina e l'annessione della Crimea non piaceva neppure ad altri Paesi: Spagna, Austria, Cipro e Grecia. Ma secondo il Ft, "gli altri obiettori si sono fatti indietro mentre Renzi ha preso il comando" del fronte contrario alle sanzioni.
L'opposizione italiana non è stata d'altronde nascosta dallo stesso Renzi, che verso le due di notte, uscendo dalla riunione, ha detto alla stampa di ritenere che "non abbia senso inserire anche qui", nella discussione sulla situazione in Siria, "un riferimento a sanzioni" contro la Russia. "Del resto - ha ricordato - è la stessa posizione che hanno approvato lunedì i ministri degli Esteri" durante il Consigli Ue a Lussemburgo.
Così nella sua prima sessione il Consiglio europeo ha espresso la sua "ferma condanna" per "gli attacchi perpetrati dal regime siriano e dai suoi alleati, in particolare la Russia, contro le popolazioni civili di Aleppo", come si legge nelle conclusioni del vertice. Il Consiglio europeo non parla di sanzioni, ma esorta Russia e regime siriano "a porre termine alle atrocità e ad adottare misure urgenti per garantire l'accesso umanitario senza restrizioni ad Aleppo e ad altre regioni del paese", e "chiede la cessazione immediata delle ostilità e la ripresa di un processo politico credibile sotto l'egida delle Nazioni Unite. I responsabili delle violazioni del diritto internazionale umanitario e del diritto internazionale dei diritti umani - sottolineano il Ventotto - devono rispondere delle loro azioni".
L'Ue, si legge ancora nelle conclusioni del vertice, "sta valutando tutte le opzioni a disposizione qualora continuassero le atrocità in atto. Occorre fare tutto il possibile per prolungare il cessate il fuoco, fornire aiuti umanitari alla popolazione civile e creare le condizioni per avviare negoziati su una transizione politica in Siria".
"Sul tema della Siria - ha affermato poi Renzi - tutti noi siamo molto preoccupati. Abbiamo approvato un documento che richiama l'esigenza di arrivare il più velocemente possibile a un accordo, una tregua vera, e al processo di transizione politica che da tempo aspettiamo".
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