Ue, sarà "vietato sforare" anche su salari
Ue, sarà "vietato sforare" anche su salari: in arrivo l'authority
Rapporto cinque presidenti chiede vigilanza sulle buste paga
Roma, 22 giu. (askanews) - Dieci anni, "nella migliore delle ipotesi", per completare l'Unione economica e monetaria, con tre grandi tappe su tre macro aree. Questo il percorso proposto dal "rapporto dei cinque presidenti" sul rafforzamento di Eurolandia, un documento che individua innanzitutto tre fasi su cui muoversi. La prima da qui al 2017 in cui si sfrutteranno tutti gli spazi di manovra già disponibili, in base alle regole attuali.
La seconda fase, di medio periodo, in cui dotarsi di una convergenza rafforzata che porti anche ad una prima versione di "Tesoro europeo". La terza fase, "al più presto dal 2025" in cui procedere con questa raggiunta piena Unione economica e monetaria.
Il primo settore di intervento elencato è quello della competitività. E qui viene suggerita quella che potrebbe rivelarsi una misura controversa, in parte trapelata da alcune indiscrezioni di stampa. "La creazione in ogni Paese di Eurolandia - si legge - di una autorità di vigilanza sulla competitività. Queste autorità dovrebbero avere il mandato di 'verificare che i salari si muovano in linea con la produttività e di metterli a confronto con gli andamenti in altri Paesi dell'area euro e nei maggiori partner commerciali paragonabili". Secondo il rapporto questo sarebbe stato già concordato nell'Euro Plus Pact.
Il documento è stato elaborato dal presidente della commissione europea, Jean-Claude Juncker, assieme a quello del Consiglio Ue Donald Tusk, dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, della Bce Mario Draghi e dell'Europarlamento Martin Schulz.
Prevede che in concomitanza con la fine della prima fase (30 giugno 2017), nella primavera del 2017 venga presentato un libro bianco (White Paper) sui progressi compiuti e sui passi ancora da effettuare. Questa sarà l'occasione per fare il punto degli aspetti legali e per avere analisi dettagliate. Oltre alla competitività le due altre grandi aree di intervento proposte, sono l'Unione finanziaria e quelli a livello di politiche di bilancio.
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