IL CASO
«Uffici non allacciati alla fognatura»
Il Comune conferma i sospetti di Agostinelli. Che chiede: «Quindi dove scaricano?»
«Alcuni edifici comunali non sono collegati alla fogna». L’interrogazione presentata nell’ultima seduta di Consiglio comunale da parte del consigliere di minoranza Pietro Agostinelli, che chiedeva se taluni immobili di proprietà municipale fossero allacciati regolarmente alla rete fognaria cittadina, ha avuto una risposta ufficiale. «Mi sono interessato della situazione idrica e della collettazione fognaria di alcuni fabbricati di proprietà del Comune -scrive Agostinelli in una nota inviata domenica 15 - Visto il prestigio e l’importanza di alcuni immobili di notevole interesse per tutta la nostra comunità, come la caserma e gli uffici del distaccamento della Polizia di Stato, la scuola elementare, la biblioteca civica, gli uffici dell’associazione carabinieri, quelli della ex Pretura, l’ufficio postale, il magazzino comunale e l’ufficio della Protezione civile, ho pensato di chiedere informazioni direttamente al sindaco Andrea Pellicini. Per approfondire questo tema, non potendo conoscere tutte le leggi in materia, mi sono rivolto agli uffici di Legambiente Lombardia, certi del loro prezioso contributo. E il 12 ottobre il Comune di Luino mi ha informato del fatto che, dopo l’interrogazione, è stata predisposta una immediata ricognizione dalla quale non sono risultati allacciati alla pubblica fognatura, cito testualmente, la scuola elementare di via Bernardino Luini, zona sud, il complesso immobiliare di via Luini, magazzino e Protezione civile, il complesso immobiliare palazzo uffici, Polizia stradale, Polizia di Stato e ufficio postale. La stessa risposta, a firma del dirigente responsabile, mi avvisa che gli interventi di allacciamento sono stati prontamente disposti e realizzati a cura del servizio Infrastrutture, utilizzando le provviste finanziarie già imputate a bilancio per il corrente anno in quanto interventi già programmati».
Agostinelli apprezza il fatto che la risposta sia arrivata in tempi celeri ma esprime forti perplessità sul contenuto della stessa. «Prima di tutto -scrive ancora nel comunicato- non posso dire che la risposta mi abbia soddisfatto. Anzi, apre ad altri quesiti: ma se le acque nere di questi edifici, chiamiamola pure la fognatura, non scarica dentro la rete idrica comunale, dove scarica? Da quanto tempo? Gli uffici comunali ne erano a conoscenza prima della mia interrogazione? Intendo banalmente, quando chi abita lì tira lo sciacquone, dove va quella roba? A questa domanda mi piacerebbe avere risposta e ho già chiesto a Legambiente Lombardia di attivarsi. Io sono con il sindaco quando intravede di fare grandi opere in città, tante ne servirebbero, ma ritengo che ci siano priorità: i palazzi comunali allacciati alla rete idrica sono in cima a tutto».
Un monito a una maggiore attenzione su questo versante arriva anche dal circolo Legambiente Valcuvia e Valli del Luinese. Le associazioni ribadiscono che la volontà di diventare riferimento nel turismo non può prescindere dall’attenzione all’ambiente, alle acque, lago compreso, soprattutto se ad essere in difetto, per loro stessa ammissione, sono enti pubblici. È noto l’impegno degli ambientalisti per campionare le acque tramite la campagna della Goletta dei Laghi che nel 2018 potrebbe interessare maggiormente anche Luino.
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