MOTORI
Un bolide da 450 Km/h
Sta per arrivare la SP-200 SIN, hyper car ibrida: è il sogno realizzato di un team di ragazzi geniali
Ci sono un banchiere del Nevada e un team di geniali ragazzi, cittadini di Internet, dietro il progetto della SP-200 SIN, l’hyper car ibrida che punta a sfidare il gotha dell’automobilismo e a conquistare il titolo di vettura di serie più veloce del mondo. La più incredibile delle imprese, annunciata a fine maggio su Twitter dalla nascente PSC Motors, a dispetto delle iniziali apparenze, sembra essere un progetto concreto.
L’idea, infatti, avrebbe solide basi finanziarie. I capitali necessari sarebbero garantiti da Antonio Calva senior, un messicano residente a Las Vegas, al vertice della società bancaria Washington Federal che ha sportelli in otto Paesi degli USA. È lui che avrebbe dato il semaforo verde all’iniziativa di un gruppo di ragazzi sparsi per il mondo e connessi tramite il Web. Tra di loro c’è Jennarong M., un quindicenne tailandese mago della computer graphic che ha curato il design della vettura. Il fondatore della PSC Motors, invece, è il figlio teenager del banchiere, Antonio Calva junior, che ha messo insieme la squadra di giovani appassionati. Secondo indiscrezioni non confermate punterebbe a realizzare questo sogno utilizzando il motore, il cambio e la preparazione tecnica della MercuryRacing, un team nordamericano specializzato in barche offshore e macchine da corsa.
Per vedere la SP-200 SIN dal vero bisognerà aspettare il prossimo autunno, quando il progetto sarà presentato ufficialmente. L’evento potrebbe essere organizzato nel corso del Sema Show, il famoso salone dei preparatori di Las Vegas (3-6 novembre). In quell’occasione Antonio Calva junior risponderà direttamente a tutte le domande, compresa a quella sulla sua età. Il reveal della hyper car ibrida plug-in, inizialmente previsto per giugno, si è infatti per ora limitato alla diffusione di nuovi rendering e all’aggiornamento della scheda tecnica teorica della vettura. La SP-200 SIN ha visto crescere sulla carta il proprio peso da 1.400 a 1.700 kg, l’autonomia a zero emissioni da 58 a 96 km e la potenza da 1.700 cavalli a 2.400 cavalli. Di questi, 750 cavalli sarebbero forniti da un’unità elettrica e ben 1.650 cavalli da un mostruoso V8 sovralimentato di 9 litri. Un dato eccezionale ma non surreale, dal momento che la MercuryRacing produce un motore di derivazione corsaiola che per potenza e caratteristiche tecniche combacia con quello annunciato. Sprigionando una veleocità massima che sfiora i 450 Km/h.
Antonio Calva junior ha anticipato alcuni dettagli sul progetto: «L’auto sarà una street-legal derivata da una vettura da corsa. Inizialmente - ha chiarito il giovanissimo Ceo - ne produrremo cinque, le prenotazioni sono già aperte, ma l’obiettivo è farne targare trentacinque. L’idea mi è venuta quando ero un bambino, ho sempre desiderato diventare un costruttore e ora questo sogno è così vicino da poter essere toccato. La PSC Motors è una start-up e per il momento preferiamo mantenere il massimo riserbo sia sulla struttura che sulla provenienza della componentistica».
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