Arte
Un "diaspro" rosso sangue alla galleria Guidi a Roma
Una pietra unica
Roma, 8 lug. (askanews) - Entrare in una unica e poliedrica location romana (sede di una ex tipografia), adiacente l'Orto Botanico, la Galleria Giacomo Guidi, è già un qualcosa di particolare ma, scoprire in questi giorni (fino al 30 agosto 2015), al centro della principale sala espositiva, un enorme diaspro color rosso sangue (colore e forma simboleggiano un cuore pulsante e venato) è emozionante se si pensa, poi, che questa pietra, così unica, è italiana e proviene dalla Sicilia. Proprio in questa terra la natura ha voluto donare qualcosa di stupefacente.
Quest'enorme pietra si è infatti staccata dalle pareti rocciose per poi iniziare una vita propria all'esterno della cava.
Negli anni le forme della pietra sono cambiate grazie alle intemperie, ed ora lo spettatore trova davanti a sé un "cuore pulsante", scolpito dalla natura stessa, con dimensioni tra le più grandi che esistono al mondo. Il cuore è stato portato in vita attraverso l'installazione artistica "Prelude", realizzata da DUSKMANN, un movimento di persone che hanno in comune la stessa visione di stile in cui viene unito e integrato "arte e design". Dalla pietra centrale (il diaspro rosso) nasce una forza energetica, come quella di un "battito cardiaco", che crea un'esplosione ed arriva alle pareti della grandissima sala manifestandosi in quadri unici che proseguono l'idea della pietra.
DUSKMANN ha avuto come ispirazione proprio il mondo delle "pietre" e, attraverso la fotografia, ha analizzato porzioni di questa realtà. Evidenziare una lastra di marmo molto grande diventa un modo per scoprire una realtà nuova, ovvero creare questa nuova realtà dalla stessa forma. Ogni quadro esposto intorno alla gigantesco "diaspro rosso" venato rappresenta un elemento con un proprio peso e carattere.
Avere una visuale di questi elementi diversi contenuti nei vari quadri è rappresentare "la natura delle cose" nella sue varie differenze. La natura, in molecole, può generare elementi diversi attraverso l'unione e/o la divisione, come ha fatto la natura nella grande pietra centrale (il c.d. cuore pulsante).
Gli artisti, dai tre punti cardinali (dove sono stati posizionati gli unici quadri a colori) hanno fatto partire dei raggi, ovvero linee che entrano da quadro a quadro e legano le opere tra di loro: si formano, quindi, degli incastri a parete. Questi incastri lasciano libero arbitrio all'ospite di interpretare i quadri stessi. Infatti, cambiando il loro ordine ci si rende conto che tutti i vari pezzi sono "assemblabili e componibili" tra loro. Anche le linee dei vetri sul front dei quadri formano un pattern (a potenziale infinito) che può unire tutte le opere con altri e ulteriori incastri diversi. Interessante è proprio poter dare l'interpretazione personale delle installazioni e vedere un "diverso layout" da quello predisposto nella sala stessa.
I quadri sono interamente prodotti a mano in Italia.
Le cornici ad incastro sono state disegnate appositamente per incastrare dei vetri (tagliati a 45°) che formano bande con toni e sfumature diversi (bianco, grigio, nero). La fotografia è l'anima di questo scrigno, spesso abbastanza da poter incastonare una sottile linea metallica che gira su tutto il profilo della cornice. Il retro del quadro ha una cura nei particolari come la parte frontale dell'opera che può essere apprezzata a 360 gradi. Qui abbiamo l'autentica del quadro, un lucido su fondo nero, con firma e numerazione scritta a mano, vicino al logo DUSKMANN stampato in rilievo. Sopra l'autentica c'è un rombo di metallo forato particolare ed unico, appositamente studiato per appendere il quadro. Le cornici sono laccate a mano nere con tecniche utilizzate sin dai tempi antichi.
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