IL CASO
Un ladro molto... social
Commerciante derubata dell’I-phone posta il video: record di contatti
Ruba l’I-phone in un centro di estetica nel centro del paese, ma non fa i conti con la videosorveglianza: la proprietaria del salone di bellezza non solo ha sporto denuncia consegnando il filmato ai carabinieri delle stazioni Gorla Minore e Cislago, ma ha poi diffuso sui social network il filmato. E ora tutta la Valle Olona conosce il volto del ladro. In meno di 24 ore il filmato è stato visto novemila volte, oltre ad aver avuto decine di condivisioni ma soprattutto aver sollevato gli animi dei concittadini indignati.
Un passo indietro: sabato pomeriggio la proprietaria del centro Solatia in via don Luigi Spotti apre la porta per cambiare l’aria e far entrare qualche raggio di sole. Davvero un tempo limitato, durante il quale si assenta solo un attimo. All’ingresso e dietro la reception non resta nessuno.
Così all’improvviso entra nel negozio un uomo che si aggira da una parte all’altra del salone facendo il giro del bancone e osservando se ci sia qualcosa da arraffare. Dopo un attimo di esitazione, guarda ancora in tutte le direzioni pensando di non essere visto e, non accorgendosi dell’occhio elettronico, allunga il braccio per arraffare il telefono e senza troppa fretta esce dal negozio.
Un brutto colpo per la donna, titolare del negozio che, in un primo momento, non ha capito cosa fosse accaduto e non sentendo il telefono squillare si è resa conto che c’era qualcosa di strano.
telefono c’è molto del mio lavoro, contatti, informazioni dei clienti, scadenze. Insomma una parte importante anche della mia vita», spiega la donna amareggiata: «Così non ho potuto fare altro che sporgere denuncia e consegnare il video ai carabinieri. Poiché l’Iphone è uno strumento di lavoro con informazioni che mi servono, oltre a essere riservate, ho chiesto aiuto su Facebook ai miei conoscenti».
Come spesso accade in questi casi, gli amici reali condividono anche nella piazza virtuale. Tanto che è emerso che qualche minuto prima del colpo, verso le 16, il giovane è entrato in un noto mobilificio chiedendo l’elemosina: 10 euro per poter fare benzina, dicendo che stava cercando suo padre e, appunto, non aveva soldi per poter fare rifornimento all’auto.
L’ipotesi è che si tratti di un tossicodipendente che ha arraffato denaro per poi andare nei vicini boschi dello spaccio ad acquistare stupefacenti.
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