LA PROPOSTA
Un mercato per Mazzafame
Dopo dieci anni presentato il progetto per recuperare lo spazio commerciale legnanese
Riaprire il supermercato a Mazzafame con un’iniziativa dal basso, che coinvolga terzo settore e quartiere.
È il progetto presentato ieri, martedì 20 giugno, da Ati Mazzafame (gestore del centro Pertini), Casa del volontariato, cooperativa La Cometa e cooperativa Energicamente.
Nel ruolo di facilitatore del progetto l’amministrazione comunale che, con il sindaco uscente Alberto Centinaio, ha fatto il quadro della situazione commerciale nelle periferie e dei tentativi fatti per non lasciare i quartieri privi di negozi con generi di prima necessità.
Problema periferie
«Il problema della mancanza di negozi nelle periferie è noto – dice Centinaio –: siamo riusciti a convincere l’operatore a tenere aperta l’attività del supermercato a San Paolo, mentre in Canazza e Mazzafame gli spazi occupati da due supermercati sono vuoti da anni. Per la Canazza ho avuto un paio di settimane fa un contatto che promette bene. Per Mazzafame abbiamo tentato più strade, dalla proposta ai commercianti – rifiutata - di un mercato settimanale, agli affitti calmierati nella galleria lungo via dei Salici, che vede al momento diverse attività aperte, ma nessuna che risponda alla richiesta dei residenti di un punto vendita di generi di prima necessità a prezzi competitivi».
La svolta
Se gli operatori tradizionali della grande distribuzione considerano non commercialmente sostenibile l’apertura di un’attività in via dei Salici, la strada che si intende percorrere passa dal terzo settore. «Maturavamo da tempo un progetto del genere –riferisce Emila Calini, di Ati Mazzafame -, ma si era in attesa che un soggetto della distribuzione tradizionale accettasse. Poi, il contatto dalla Casa del Volontariato con la cooperativa Cometa di Abbiategrasso ci ha convinto a cambiare strada. Prima di ogni cosa, però, abbiamo chiesto all’amministrazione una condizione imprescindibile per poter immaginare una soluzione; il trattamento fiscale, per quanto di competenza comunale, deve essere nullo o minimo. La richiesta è stata accolta. Così come c’è interesse da parte del proprietario dell’immobile, cui preme che la struttura non degradi ulteriormente».
Il progetto
L’ex supermercato di via dei Salici ha una superficie complessiva di 1.200 metri quadrati, di cui 800 coperti. Il progetto ne destina metà a un mercato coperto che commerci generi di prima necessità e che coinvolgerà la Cometa (che produce pane, primo dei generi di prima necessità) e metà da suddividere in spazi commerciali e artigianali da progettare non soltanto con il quartiere ma con tutto l’Oltrestazione. Questa parte rappresenta l’autentica scommessa che rende impossibile al momento prevedere i tempi di realizzazione, perché chiama in causa attivamente Mazzafame in un incrocio di domanda e offerta di bisogni e disponibilità con l’ambizione di creare lavoro offrendo spazi ad affitti calmierati.
Il pane quotidiano
La cooperativa Cometa ha un proprio forno ad Abbiategrasso con cui rifornisce la grande distribuzione e un forno che porterebbe a Legnano per produrre pane da vendere al dettaglio.
«Siamo nati come cooperativa sociale per dare lavoro a persone con vari tipi di disagio – dice la presidente Manuela Piretta - i nostri prezzi sono competitivi - il pane va da 2 a 2,50 euro al chilo; ma produciamo anche pane speciale, dolci, focacce».
«La Casa del Volontariato è a Mazzafame da oltre 10 anni - ricorda la presidente Mabi Rausa Capocasa -. Le periferie sono luoghi sempre più interessanti per i progetti sociali, quelli che nascono creando relazioni, ma per realizzarli serve tempo: un mercato come quello che è stato concepito può essere anche luogo di incontro».
Gli operatori della rande distribuzione ritengono che l’investimento non sia redditizio
Lo spazio misura in tutto 1.200 metri quadrati: metà saranno destinati alla vendita di generi alimentari
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