LA LEZIONE
«Un Mondo migliore? Si può»
Il Dalai Lama agli undicimila di Rho: «Occupatevi della felicità degli altri perché siamo uno». Applaudito anche il buddista Richard Gere
Simpatico, ironico. Capace di fare il solletico al sindaco Pietro Romano, perché «troppo serio».
Il quattordicesimo Dalai Lama Tenzin Gyatzo ha parlato a lungo il pomeriggio di sabato 22 ottobre con le undicimila persone giunte alla Fiera di Rho per ascoltare la sua conferenza sulla fonte dell’autentica felicità.
Dopo la mattinata dedicata alla cerimonia di iniziazione per gli osservanti laici e dopo avere ricevuto dal Comune di Rho la cittadinanza onoraria, che fa seguito a quella di Milano, il Dalai Lama ha ascoltato il saluto iniziale di Richard Gere, l’attore divenuto amico stretto della massima autorità del buddismo tibetano, per il quale «gli italiani sono come i tibetani per l’Asia».
Quindi, ha esordito: «Tutti gli uomini sono uguali, abbiamo le stesse speranze, le stesse emozioni. Se diamo troppa enfasi al nostro io, manca la fiducia negli altri. Se invece ci occupiamo della felicità degli altri, il mondo diventa migliore. I conflitti nascono quando si evidenziano le diversità, anche religiose, il mio impegno nel mondo è promuovere la consapevolezza dell’unità dell’umanità e l’armonia tra le religioni».
Lunghi applausi dal folto pubblico, con esponenti delle fedi più diverse.
Ampio servizio sulla Prealpina di domenica 23 ottobre.
© Riproduzione Riservata