Un paese, mille suggestioni
Besozzo, il piccolo comune situato al centro di antichi sentieri che collegavano la pianura ai passi alpini, sta vivendo un periodo di piena fioritura artistica e culturale in cui nuovi sentieri immaginari lo collegano all'Australia e al Mississippi. Una sorta di magia che avviene grazie al festival «Besozzo in aria», che entra nella sua seconda settimana di programmazione con un cartellone ricco di proposte variegate tra pittura, scultura (la mostra di Rod Dudley in corso al Palazzo comunale), narrazione, teatro, musica e cucina. Per quanto riguarda la musica l'appuntamento è doppio.
Si comincia venerdì 29 alle ore 21 nel cortile comunale con il trio di old time music più famoso in Europa, Veronica Sbergia & the Red Wine Serenaders, che torna a Besozzo per presentare in anteprima il disco live registrato al teatro Duse nel febbraio 2014. Durante il concerto si riesce a respirare davvero l'atmosfera tipica degli anni Venti e Trenta nel sud degli Stati Uniti, tra i locali clandestini del proibizionismo, le piantagioni di cotone e i bordelli di New Orleans. La band è stata premiata due anni fa con lo European Blues Challenge (il massimo riconoscimento europeo per quanto riguarda la «musica del diavolo») della European Blues Union e quest'anno è stato semifinalista all'International Blues Challenge di Memphis. Dopo Veronica Sbergia, alle ore 22, è la volta di Luther Dickinson, il cantante e chitarrista dei leggendari North Mississippi Allstars che fa tappa a Besozzo con il suo tour intimo ed emozionante. Dickinson mescola sapientemente il vecchio e grezzo blues del sud con il rock e le sonorità più moderne ed è considerato uno dei più talentuosi chitarristi rock blues in circolazione, tanto che la Gibson ha realizzato una chitarra che porta il suo nome. Domenica 31 i concerti sono tre. Alle 16 nel cortile di Casa Cattaneo il quartetto di chitarre di Luca Pedroni propone cover rock rilette in chiave elettroacustica, mentre dalle 21 nel cortile comunale sono attesi Watermelon Slim e Jaime Dolce. Il primo è un re della scena roots. Ex veterano della guerra in Vietnam, ex alcolista, ha vagabondato in lungo e in largo nel nuovo continente facendo ogni tipo di professione, comunque suonando sempre dobro e armonica sotto il segno del blues. Il secondo, newyorkese trapiantato a Parma per amore, passa a Besozzo con il suo blues molto rock e psichedelico. Per chi ha invece voglia di un viaggio teatrale introspettivo l'appuntamento è oggi, domenica 24, alle 21 nel cortile comunale con «Il raggiatore» di Carlo Goldoni, interpretato dalla compagnia Duse con la regia di Silvia Sartorio. Sabato 30 invece c'è «Cyrano, la paura di essere felici», uno spettacolo in prima assoluta che nasce dall'incontro di tre artisti con formazioni diverse, Daniele Conserva, Alice Salvoldi e Mattia Stasolla, affiancati dalla musica di Paolo Da Paré, già autore dei brani dello spettacolo «In nome della madre», in scena dal 2011.
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