L’INCIDENTE
Un paese piange Fabrizio
Commozione dopo la tragica morte del ventitreenne avvenuta venerdì pomeriggio
Alle vacanze mancavano davvero pochi giorni: Fabrizio Spinoso le stava preparando, con l’allegra spensieratezza di chi, a 23 anni, ha voglia di divertirsi e di vivere. Quella vita che si è spezzata all’improvviso in un caldo venerdì pomeriggio di inizio luglio, sulle strade di quella Castellanza che conosceva benissimo. La dinamica dell’incidente in moto che gli è costata la vita è ancora al vaglio degli inquirenti; nella vicina Villa Cortese ci sono tantissime persone che lo piangono, perché Fabrizio era conosciutissimo non solo nella comunità dei giovani, ma anche perché i suoi genitori erano due persone molto stimate nella comunità.
Il papà è proprietario di una piccola ditta edile dove Fabrizio, dopo un alterno percorso scolastico, aveva deciso di lavorare, affiancando questa attività a quella di barista in diverse discoteche del circondario; la mamma patrizia, “storica” insegnante delle scuole elementari di Villa Cortese, che il primo cittadino Alessandro Barlocco, una volta saputo della tragedia, non ha mancato di andare a consolare: «E’ una tragedia per tutta la nostra comunità – spiega il primo cittadino – Patrizia da anni è un vero e proprio punto di riferimento per la scuola del nostro paese, sempre in prima linea nel coinvolgere i suoi piccoli alunni in tante iniziative. Perdere all’improvviso un figlio così giovane è un’esperienza tragica».
La famiglia si è rinchiusa nel dolore, Fabrizio lascia anche una sorella più piccola, Roberta. E tantissimi amici, una compagnia che quasi tutte le sere si ritrovava nel piccolo centro di Villa dove ognuno lo conosceva: «Siamo stati compagni di classe per sei anni – racconta il suo amico Alessandro – e in pratica siamo cresciuti assieme. Certo, magari non gli piaceva molto studiare, ma non è mai stato un ragazzo che si tirasse indietro. Terminata la sua esperienza scolastica aveva voluto subito andare a lavorare nella piccola azienda del padre, anche per avere una certa indipendenza. E, non pago, faceva anche il barista in alcuni locali e discoteche della zona. Ricordo che raccontava a tutti di questa esperienza; a lui piaceva stare in mezzo alla gente e proprio alla sera nonostante la fatica della giornata di lavoro appena passata aveva sempre il sorriso sulle labbra, e continuava la sua attività fino a notte fonda. Inutile dirlo, era l’anima della compagnia, mancherà a tantissime persone della nostra età».
La data dei funerali non è ancora stabilita, anche se probabilmente si terranno nel primo pomeriggio di martedì.
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